
I funerali del pilota del convertiplano esploso in volo
Somma Lombardo (Varese), 7 novembre 2015 - Una grande folla ha dato l'addio a Pietro Venanzi, il pilota-eroe di AgustaWestland morto la settimana scorsa insieme al collega Herb Moran durante un volo di prova con il convertiplano.
Oggi ha ricevuto un commosso ultimo saluto a Volandia, il museo che lui stesso aveva contribuito a far crescere.
Alle esequie, svoltesi nella cappella Caproni, hanno partecipato i vertici dell'Aeronautica militare e di Finmeccanica, il gruppo di Stato di cui fa parte l'azienda varesina produttrice del velivolo che Venanzi è riuscito a portare lontano dall'abitato di Santhia, evitando una strage prima di schiantarsi al suolo.
In prima fila c'erano la moglie norvegese Inger; i figli Matteo, Lorenzo, Filippo e Vittoria.
"Pietro Venanzi - ha detto il presidente di Volandia Marco Reguzzoni - è un eroe perché ha evitato una strage, lo sanno bene gli abitanti di Santhià».
Commosso il saluto della consorte, vestita con abito rosso per testimoniare che la vita continua al di là dell'immenso dolore. "Non preoccuparti - si è rivolta direttamente al feretro - Porterò avanti la nostra grande e splendida famiglia. I nostri figli saranno sempre abbracciati da gioia e felicità. Io ti sento vicino amore, sento la tua incredibile forza e passione".
La cerimonia è stata chiusa dal volo di un SF 260, uno dei preferiti di Pietro. Alla cloche c'era l'amico Angelo Boscolo, ex pilota della pattuglia acrobatica.