ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Gallarate, colloqui con i sinti a Palazzo Broletto dopo lo sgombero

Ipotesi al vaglio: alloggi popolari o aiuti per l’affitto

I sinti davanti a Palazzo Broletto, sede del municipio

Gallarate (Varese), 4 novembre 2019 - Sono iniziati i primi incontri ieri mattina negli uffici dei Servizi sociali a Palazzo Broletto a Gallarate per le famiglie sinti gallaratesi, al momento, dopo aver lasciato l’albergo di Somma Lombardo, che li ha ospitati fino al 30 dicembre, dopo lo sgombero di via Lazzaretto, senza una sistemazione. Per la maggior parte di loro (69 persone) in questi giorni c’è l’ospitalità di parenti e conoscenti, alcuni dormono in macchina. Dopo la protesta nella mattinata di lunedì 31 dicembre, l’amministrazione comunale ha aperto la porta al dialogo e ieri ai Servizi sociali si sono svolti i primi colloqui con quattro famiglie.

L’ipotesi sul tavolo è mettere a disposizione alloggi popolari oppure contributi per l’affitto, secondo le modalità previste per le emergenze sociali. «Speriamo di poter avere al più presto una sistemazione – ha detto Pino Casagrande, dopo l’incontro – siamo fiduciosi, apprezziamo la disponibilità del comune in questo momento difficile per tutti noi». Prima dei colloqui c’era grande preoccupazione tra i sinti per alcune voci filtrate dal comune secondo le quali sarebbero scattate segnalazioni al Tribunale dei Minori per i casi in cui i genitori non erano in grado di provvedere ai loro figli. Dagli uffici dell’assessorato a cui ha chiesto subito chiarimenti il legale dei sinti, l’avvocato Pietro Romano, sono arrivate rassicurazioni: «Ho avuto garanzie che non ci saranno segnalazioni, non sussistono le condizioni per attivare l’articolo 403», fa sapere, ridando serenità ai suoi assistiti. Di passo positivo parla Cinzia Colombo, esponente di Liberi e Uguali e delle rete di associazioni di volontariato che sta seguendo la vicenda: «È importante che l’amministrazione comunale abbia compreso la necessità di avviare un dialogo con queste famiglie con l’impegno a trovare una sistemazione.

Dopo gli errori commessi in precedenza, è positivo questo ravvedimento: sono cittadini gallaratesi, ai quali ora bisogna dare un alloggio». Importante per Colombo anche la rassicurazione arrivata dai Servizi sociali che non ci saranno segnalazioni al Tribunale dei minori: «La più grande preoccupazioni per i genitori era di essere separati dai loro figli, questo fortunatamente non avverrà, ora però è importante dare loro un’abitazione».