REDAZIONE VARESE

"Sindaco e maggioranza si battano per riportare al Cantù di Abbiategrasso il Pronto soccorso"

La Regione Lombardia ha stanziato 650mila euro per l'acquisto di un tomografo a risonanza magnetica aperto per l'ospedale Costantino Cantù di Abbiategrasso. Gruppi consiliari e associazioni chiedono al sindaco di fare una "vera battaglia" per riportare al Cantù servizi e un Pronto Soccorso.

"Sindaco e maggioranza si battano per riportare al Cantù di Abbiategrasso il Pronto soccorso"

Nello stanziamento di quasi 100milioni di euro deciso nelle scorse ore dall’assessore regionale alla Sanità Guido Bertolaso per rinnovare e ammodernare le strutture sanitarie e il patrimonio tecnologico degli ospedali lombardi c’è anche una spesa che riguarda l’ospedale Costantino Cantù di Abbiategrasso. Si tratta di un investimento di 650mila euro destinato all’acquisto di un tomografo a risonanza magnetica aperto, da utilizzare a scopi diagnostici. Entra così nella fase attuativa una progettualità di potenziamento della struttura sanitaria abbiatense individuata dalla direzione dell’Asst Ovest Milanese già negli anni passati, che attendeva solo di essere finanziata dalla Regione. Frattanto in città, nonostante il periodo feriale, si susseguono le prese di posizione dei gruppi consiliari e delle associazioni in merito alla chiusura del Punto di primo intervento all’ospedale (dal 14 agosto). Michele Pusterla, di Abbiategrasso Merita, ha ribadito l’importanza di avere ad Abbiategrasso nell’ambito delle 24 ore una postazione territoriale della rete di Emergenza-Urgenza in stretta collaborazione con il Dea di Magenta "perché pensiamo che questo sia propedeutico alla ricollocazione di tutte le funzioni e specialità necessarie a a garantire il potenziamento dell’ospedale". Il gruppo consigliare di maggioranza ritiene occorra sensibilizzare l’Asst a ripensare la scelta operata in merito alla chiusura. "L’Asst - afferma Michele Pusterla a nome del gruppo - deve operare per il potenziamento del nostro ospedale attraverso una programmazione pluriennale delle attività ospedaliere e del personale medico-infermieristico che tenga conto anche della realizzazione di un Ospedale di Comunità e di una Casa di Comunità, fortemente voluti dalla nostra Amministrazione, che saranno realizzati all’istituto Golgi-Redaelli". Le minoranze consiliari dopo avere definita la chiusura come "l’ultimo atto di una serie di bugie del sindaco Nai", invitano sindaco e partiti di maggioranza "a fare una vera battaglia per riportare al Cantù i servizi necessari e un vero Pronto soccorso". G.Ch.