
L’aggressione è avvenuta sul treno con un coltello ma le motivazioni e l’esatta dinamica dell’accaduto sono ancora tutte da chiarire. Un nuovo episodio di violenza ha visto coinvolto lo scalo ferroviario di piazza Cadorna dove un 23enne è stato soccorso dal personale della Croce Rossa di Saronno. Tutto è iniziato con un’aggressione sul treno partito da Milano e diretto da Saronno. Erano da poco passate le 21. L’ipotesi è che tutto sia iniziato all’altezza di Bollate dove il giovane sarebbe stato avvicinato da un nordafricano armato di coltello. Glielo avrebbe puntato contro. Forse per rapinarlo. Per difendersi il ragazzo ha cercato di divincolarsi e ha finito per ferirsi alla mano. La tensione è rimasta alta fino allo scalo di Saronno.
Qui lo straniero è sceso appena si sono aperte le porte e il giovane è stato soccorso dal personale sanitario arrivato sul posto con la chiamata al numero unico delle emergenze fatta da alcuni viaggiatori. Per chiarire l’accaduto sono all’opera i carabinieri della compagnia di Saronno intervenuti sul posto poco prima delle 22. Utili per identificare l’aggressore potrebbero essere le immagini della videosorveglianza della stazione. E’ la seconda aggressione sul treno che si è conclusa alla stazione di Saronno nelle ultime due settimane la vittima anche quella circostanza era stato un ventenne vittima però di un pestaggio.
Una prima risposta a una maggiore richiesta di sicurezza è arrivata martedì scorso, quando diverse pattuglie dei carabinieri e della Polizia locale hanno letteralmente passato al setaccio gli hotel dei disperati presenti a Saronno e nel Saronnese. Il blitz ha preso nel mirino tutti gli stabili abbandonati e dismessi che nel tempo sono diventati casa provvisoria di decine di stranieri senza permesso di soggiorno e irregolari in Italia.
L’operazione non è sfuggita ai residenti: "Da tempo si vedeva un viavai più intenso del solito, senza contare le tante biciclette che comparivano la sera per poi sparire al mattino – è la testimonianza di una persona che vive accanto a uno di questi “rifugi“ – spero che questo controllo sia anche l’occasione per sigillare non solo gli accessi allo stabile ma anche le finestre che sono spalancate da settimane...".