
Più strisce gialle per i residenti
Saronno (Varese), 6 settembre 2019 - Dopo la zona di piazza dei Mercanti la rivoluzione della sosta è arrivata anche nel quartiere scolastico che si estende verso il confine con Gerenzano, appena oltre il santuario della Beata Vergine dei Miracoli. Mentre i residenti continuano a fare la coda allo sportello del comando di polizia locale per ritirare il proprio pass e poter utilizzare gli stalli a loro dedicati, continua a colpi di ordinanze e nuova segnaletica la rivoluzione dei parcheggi in città. L’obiettivo dell’operazione, rivendicato più volte in consiglio comunale ma anche in incontri pubblici dal primo cittadino Alessandro Fagioli, è quello di “spingere” i pendolari a utilizzare le aree di sosta a loro dedicate e a non intasare strade e spazi che dovrebbero essere a disposizione dei residenti.
Per combattere contro le lunghe soste di chi «usa i parcheggi e poi non prende nemmeno un caffè» sono state allargate le zone con le strisce gialle. In particolare, spazi per i soli residenti sono arrivati in via San Gabriele del Carso e via Monte Ortigara ma anche in un tratto di via Carso e persino in via Varese subito dopo l’intersezione con via Castelli. L’altra novità riguarda l’introduzione, per diverse aree di sosta, della zona disco di due ore solo al pomeriggio, ad esempio in via Buozzi e in via Timavo, la piccola arteria con il parcheggio del liceo Grassi. Gli operai comunali sono al lavoro per concretizzare, con segnaletica orizzontale e verticale, quanto stabilito dal Comune.
Le ordinanze sono già state tutte emesse, anche se non in tutte le arterie del quartiere scolastico i lavori sono stati ultimati. A essere interessate dalla rivoluzione saranno via Varese nel tratto subito dopo il santuario (dopo l’intersezione con via Castelli), via Lainati, via Mantegazza, via Buozzi, via Timavo, via Carso, via Castelli, via San Gabriele del Carso, via Monte Orticara, via Filzi, via Grandi, via Oberdan e via Battisti. Malgrado gli interventi siano in corso, le preoccupazioni dei residenti crescono di giorno in giorno. Primo motivo di scontento la riduzione degli spazi disponibili per tutte quelle persone che non sono residenti ma che gravitano intorno alla vita delle famiglie, nonni che vanno a prendere i nipotini, amici e familiari. O magari genitori diretti a scuola per un colloquio.