SARA GIUDICI
Cronaca

Saronno, blitz degli anarchici per Cospito: imbrattati muri e vetrine del centro

Incursione vandalica con spray e volantini fra piazza Libertà e via San Giuseppe contro l’ergastolo ostativo

Le scritte per Cospito a Saronno

Le scritte per Cospito a Saronno

Saronno (Varese) - È successo di nuovo. La città di Saronno ieri mattina si è risvegliata con il centro ricoperto di graffiti, stencil e volantini. Ancora una volta la vernice spray rossa e caratteri cubitali hanno ricoperto muri e vetrine tra corso Italia, piazza Libertà e via San Giuseppe.

Chiara la matrice anarchica visto che il filo rosso che unisce tutti gli slogan è la vicenda di Alfredo Cospito che sconta l’ergastolo ostativo nel carcere di Bancali (Sassari). Cospito ha subito una condanna per l’attentato contro Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare (maggio 2012), e una all’ergastolo per strage contro la sicurezza dello Stato. La condanna si riferisce a quanto è avvenuto, nella notte tra il 2 e il 3 giugno del 2006, nella Scuola allievi carabinieri di Fossano (Cuneo), dove esplosero due pacchi bomba a basso potenziale che non determinano morti, feriti o danni gravi. Come nel resto d’Italia anche a Saronno in questi mesi si sono susseguite le iniziative a sostegno di Alfredo con scritte a caratteri cubitali comparse in via Milano davanti al cimitero e in altri punti della città. Del resto nel Saronnese è attivo il gruppo anarchico che faceva riferimento al centro sociale Telos e più di recente anche il collettivo Adespota.

Ma torniamo al blitz con cui nella notte tra mercoledì 25 gennaio e giovedì 26 è stato imbrattato l’intero centro storico. Vernice spray rossa e stencil sulle vetrine degli istituti di credito di piazza Libertà, corso Italia e in via San Giuseppe. Diversi gli slogan in corso Italia "Fuoco alle galere", "Liberate Alfredo" con "41 bis = tortura" e in piazza Libertà "Solidarietà con Alfredo". Diverse anche le tecniche: non solo i graffiti ma veri e propri stencil con la frase 41bis=tortura impressi su tutte le colonne dei portici di corso Italia. Non sono mancati fogli A4 incollati qua e là con le motivazioni del blitz e della protesta.

In mattinata la polizia locale ha documentato tutte le scritte e i danneggiamenti mentre i proprietari privati hanno iniziato gli interventi di pulizia. Sono state recuperate anche le immagini della videosorveglianza cittadina nella speranza che possano fornire elementi utili all’identificazioni dei responsabili del blitz.