
Gli anarchici durante una delle loro manifestazioni
Saronno (Varese), 26 marzo 2016 - Assoluzioni per gli anarchici saronnesi imputati a vario titolo per una serie di accuse relative a un episodio di tre anni fa: ieri mattina in tribunale a Busto Arsizio si è concluso il processo di primo grado a carico degli attivisti del "Comitato auto organizzato saronnesi senza casa".
Al centro del dibattimento l’occupazione da parte di un gruppo di ragazzi, tutti residenti nel Saronnese, dell’ex tintoria Ferè in via Bainsizza il 30 settembre 2012. I giovani, allora, dopo aver ripulito un appartamento al piano terra, ne fecero la loro abitazione per una ventina di giorni. In questo periodo vennero organizzati incontri con il vicinato, dibattiti e anche qualche aperitivo solidale. L’epilogo arrivò il 23 ottobre quando polizia di Stato e carabinieri, all’alba, sgomberarono la palazzina.
Alcuni ragazzi tentarono di salire sul tetto, ma vennero fatti scendere subito. Poche ore dopo lo sgombero, mentre i ragazzi erano ancora raccolti in un presidio di protesta, dietro al cordone creato dalla polizia arrivarono le ruspe che abbatterono parte dell’edificio per evitare futuri accessi abusivi.
Ieri davanti al giudice monocratico Maria Greca Zoncu sono comparsi, difesi dall’avvocato Elio Giannangeli, nove ragazzi fra i 20 e i 25 anni che sono stati chiamati a rispondere delle accuse di invasione di edifici privati, danneggiamenti, resistenza a pubblico ufficiale e furto di energia elettrica. Le accuse sono cadute, "perché - secondo il giudice - il fatto non sussiste", dopo che i proprietari dello stabile avevano ritirato la querela. Una sentenza analoga era arrivata anche nell’ultimo processo a carico dei ragazzi responsabili dell’occupazione "Piovra" che interessò la villetta di via Monte Generoso in cui gli anarchici sono rientrati giovedì scorso.