LORENZO CRESPI
Cronaca

Varese, saldi anticipati: i commercianti temono il flop

Il vicepresidente vicario di Aime Roncati Pomi: "Soprattutto i primi giorni ci sarà un grande afflusso, poi la situazione si calmerà"

Saldi invernali, è conto alla rovescia

Varese, 2 gennaio 2019 - In Basilicata, Sicilia e Valle d’Aosta sono iniziati già oggi, mentre in Lombardia partiranno ufficialmente tra due giorni, sabato 4 gennaio. Anche a Varese dunque sale l’attesa per i saldi invernali. Il periodo di sconti abbraccerà un lasso di tempo molto ampio: ben due mesi, fino al 5 marzo. Per tanti varesini sarà l’occasione per concedersi uno sfizio a prezzo scontato, o magari, vista la concomitanza con il ponte dell’Epifania, per rimediare a qualche regalo natalizio mancato, appena prima della fine del periodo di feste.

Tra sabato e lunedì si preannuncia quindi un weekend lungo particolarmente affollato in centro, alla ricerca delle occasioni migliori da non farsi sfuggire. "Soprattutto i primi giorni ci sarà un grande afflusso – commenta Graziella Roncati Pomi, commerciante varesina nonché vicepresidente vicario di Aime – poi la situazione si calmerà come avviene tutti gli anni. Ma di certo la gente i saldi li aspetta sempre". Il momento degli sconti di inizio anno dunque resiste e mantiene la sua attrattività anche in un mondo del commercio come quello attuale, che registra dei forti cambiamenti rispetto al passato. L’aumento esponenziale dello shopping online, dove gli sconti non si limitano a periodi ben circoscritti ma si protraggono per tutto l’anno, ha modificato di riflesso le politiche di gestione dei negozi fisici. E così, se un tempo si attendeva gennaio per rinnovare l’armadio a prezzi bassi, oggi vari tipi di sconti e promozioni si ripetono nell’arco della stagione. L’esempio più noto è quello del Black Friday, che ha cambiato fortemente la corsa agli acquisti anche alle nostre latitudini. "Negli anni scorsi non veniva ancora recepito come un’occasione per comprare spendendo meno – continua Roncati Pomi – mentre quest’anno ha avuto un vero boom". Un impatto positivo dunque, anche se bisogna soffermarsi a guardare l’altro lato della medaglia. "Il Black Friday ha di fatto frenato molti negozi, in particolare quelli di un certo livello, nel periodo natalizio". In sostanza quindi in tanti casi i clienti hanno fatto scorta a fine novembre per poi non tornare a comprare sotto le feste. Meglio è andata alle attività che puntano a un target medio: in questo caso il Natale ha soddisfatto buona parte degli esercenti, con un risultato simile a quello dell’anno scorso.

Ma l’effetto Black Friday dunque rischia di rovinare anche i saldi? "È presto per dirlo – commenta Graziella Roncati Pomi – lo sapremo tra qualche settimana. Quello che Aime suggerisce già da tempo è di regolamentare diversamente le svendite, che andrebbero fatte a fine stagione come accadeva una volta. Così è troppo presto". La data di inizio fissata nei primi giorni dell’anno rischia quindi di danneggiare i commercianti, che si ritrovano a dover svendere la merce invenduta ben prima del termine del periodo invernale. Questo il punto di vista degli imprenditori, a cui si affiancano però le richieste dei consumatori: ecco che i saldi strutturati in questo modo cercano di essere un punto di incontro tra le diverse esigenze. Spazio agli sconti, dunque, tenendo bene a mente alcune importanti istruzioni per l’uso. Innanzitutto bisogna ricordare che i commercianti hanno l’obbligo di esporre il prezzo iniziale del prodotto scontato e la percentuale di ribasso. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli delle nuove collezioni. E se la merce è difettosa il cliente può richiederne la sostituzione, presentando lo scontrino.