Rovinata la festa Azzurra La guastano gli ultrà Sassi contro le auto e due tifosi aggrediti

Ieri Palazzo Estense ha esposto la bandiera del Napoli in segno di vicinanza

Rovinata la festa Azzurra  La guastano gli ultrà  Sassi contro le auto  e due tifosi aggrediti

Rovinata la festa Azzurra La guastano gli ultrà Sassi contro le auto e due tifosi aggrediti

di Rosella Formenti

Doveva essere una festa anche a Varese per i tifosi del Napoli ma non lo è stata, a guastarla gruppi di ultrà varesini che già nei giorni scorsi avevano lanciato i loro messaggi intimidatori nei confronti della tifoseria partenopea. Ieri mattina a Palazzo Estense, sede del comune, è stata esposta la bandiera del Napoli, un segno di sportività e di vicinanza dopo quanto accaduto nella serata di giovedì in centro città con l’aggressione a due tifosi della squadra che dopo 33 anni si è cucita lo scudetto sulla maglia. Anche a Varese dunque dopo il fischio finale della partita a Udine macchine per strada, clacson che suonavano e bandiere che sventolavano, a rovinare il clima alcuni gruppi di ultras varesini che hanno lanciato sassi contro le auto dei sostenitori del Napoli arrivando ad aggredirne due in piazza Repubblica. Una manifestazione di violenza avvenuta anche davanti agli occhi terrorizzati di due bambini, figli di uno dei tifosi aggrediti che ieri ha raccontato: "Ero con la mia famiglia in macchina, con mia figlia di 9 anni e mio figlio di 2, festeggiavamo con la bandiera e suonando il clacson, un momento di festa insieme, all’improvviso un gruppo di ultrà varesini ci hanno assaliti, hanno colpito l’auto a bottigliate". L’uomo è poi sceso dalla macchina con l’amico che era con lui, a quel punto sono stati presi a pugni, entrambi poi sono stati soccorsi e medicati. Quella che doveva essere una serata di festa guastata dal comportamento vergognoso e antisportivo degli ultrà legati alle frange più estremiste del tifo varesino. Non sono mancati neppure i cori in piazza contro i napoletani. Ieri la scoperta anche di scritte offensive, come "Vesuvio facci sognare" e altri insulti contro Napoli sui muri della scuola primaria Marconi a Bizzozero. Le scritte sono state cancellate prontamente dagli operai del Comune e dall’assessore ai Servizi Educativi Rossella Dimaggio. Indaga la Questura di Varese, in campo gli uomini della Digos.