Mattia Boria
Cronaca

Risanamento del lago, l’impianto si rinnova

Arriva un quadro elettrico più preciso: permetterà di gestire il sistema anche da remoto. Via ai test sulle boe di monitoraggio delle acque

Un altro passo verso l’obiettivo finale: rendere balneabile il Lago di Varese. Dato anche il momento simbolico, coincidente con la ripresa di gran parte delle attività dopo l’emergenza Covid, ieri l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo ha voluto che la ripartenza dell’impianto di prelievo ipolimnico a Biandronno fosse un evento pubblico. "Si tratta di un primo test sul prelievo – ha spiegato – dimostrazione che tutto procede nonostante il lockdown, siamo all’interno degli accordi presi all’interno del quadro di sviluppo territoriale. Ci ritroveremo qui tra un mese per parlare ufficialmente dei primi dati raccolti". Il prossimo passo è però l’arrivo di nuovo quadro elettrico.

Ha aggiunto a riguardo Cattaneo: "Sarà installato proprio nell’armadio esistente sostituendo quello attuale. Permetterà una gestione più precisa dell’impianto, anche da remoto. Inoltre, la prossima settimana inizieranno i lavori di posizionamento di un carter allo scarico nel Bardello, necessario per immettere le acque nel recettore, sotto battente idrico e limitare gli eventuali cattivi odori". L’importanza del gesto compiuto ieri sta infatti nella tempistica. La questione miasmi è argomento caldo le proprio nei mesi estivi, il lago di Varese non perderà quindi l’occasione di monitoraggio della situazione offerta dall’estate 2020. Come ha spiegato il il funzionario di Regione Lombardia Daniele Magni: "Qui abbiamo tre pompe da 660 litri di pompaggio al secondo e le rispettive griglie d’aspirazione. L’acqua raccolta nel punto più profondo del lago viene trasportata fino al Bardello in un percorso di un chilometro e mezzo. Con l’arrivo della stagione calda quest’operazione sarà preziosissima. Con l’alzarsi delle temperature nell’acqua si creano due strati ben distinti, in quello in profondità si forma la presenza organica che favorisce lo sviluppo di alghe".

Un’ulteriore conferma del costante lavoro volto a risanare il lago è stato nei giorni scorsi il posizionamento delle due boe limnologiche, una sul lago di Varese e l’altra sul lago Maggiore, sempre per il monitoraggio delle acque nei punti più profondi di entrambi i bacini. Si provvederà ora all’addestramento del personale Arpa sui sensori installati e sul software di gestione dei dati. Successivamente. saranno svolte le verifiche del corretto funzionamento della strumentazione e dell’adeguata profondità di collocazione dei sensori, oltre alle prove di trasmissione ed elaborazione dei dati. Per la fine di questo mese le boe saranno definitivamente operative.