CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

"Quei gemellini usati come leve"

Dinamiche familiari scellerate quelle celate dietro il delitto Ravasio da parte della famiglia della mantide nei confronti dei genitori di...

Dinamiche familiari scellerate quelle celate dietro il delitto Ravasio da parte della famiglia della mantide nei confronti dei genitori di Fabio. Genitori che per anni si erano occupati dei figli di Adilma come fossero nipoti loro: "Davamo quasi 100mila euro all’anno per mantenere tutta la famiglia. Provvedevamo noi a case, cibo, vestiti, scuola e tutto il necessario".

Il padre di Ravasio, orfano di guerra, si era affezionato a quei ragazzi, nessuno escluso. Vivevano come una famiglia allargata e i bisogni quotidiani venivano sempre esauditi dai due anziani genitori di Fabio, sempre disponibili ad elargire denaro. L’attenzione per questi ragazzi era sempre stata alta: le scuole private per i gemelli, il vestiario, l’accudire i nipoti soprattutto quando Adilma spariva per mesi: "Ci diceva che aveva parenti malati di cancro in Brasile, ma non era vero nulla".

Il padre di Fabio, Mario Ravasio, più volte aveva portato al Sert Igor Benedito, figlio di Adilma, che aveva problemi di droga. Lo stesso Igor che sarebbe stato alla guida dell’auto pirata che uccise Fabio in bicicletta. "Pensate – ha detto in aula la madre – che alla notizia della morte di Fabio il primo ad abbracciarci fu proprio Igor, che l’aveva ucciso".