
La vittima, dopo aver consegnato soldi e gioielli per mezzo milione di euro al truffatore, si è insospettita e il finto carabiniere 18enne è stato arrestato da quelli “veri“ che lo hanno trasferito in carcere
Non si è fermato davanti all’anziana, il diciottenne, italiano, presentatosi alla porta di casa fingendosi carabiniere, nessun rispetto per l’età, aveva un obiettivo, derubarla. Nessun sussulto della coscienza che potesse farlo desistere dal mettere in atto il colpo, la vittima designata era lei, 85 anni, sola in casa.
L’ha convinta di essere un carabiniere che stava svolgendo il suo servizio con un compito importante, verificare la presenza nell’abitazione di merce rubata, legata a una presunta rapina avvenuta in città, a Varese. Il diciottenne è riuscito a convincere l’anziana che gli ha consegnato soldi in contanti e gioielli, il valore complessivo stimato oltre i 500 mila euro. Il giovane truffatore, fatta scattare la trappola, pensava di poter dileguarsi con il ricco bottino, ma l’ottantacinquenne ha cominciato ad avere qualche sospetto e ha lanciato l’allarme.
Tempestiva la sua richiesta di intervento perché i carabinieri della compagnia di Varese sono arrivati in tempo per bloccare il giovane subito dopo la consegna del bottino identificando l’auto utilizzata per gli spostamenti. I militari hanno quindi recuperato l’intera refurtiva, in piccola parte soldi in contanti mentre il valore più consistente era rappresentato da oggetti preziosi e gioielli di famiglia, immediatamente restituito alla legittima proprietaria.
Il diciottenne è stato quindi arrestato in flagranza di reato e condotto nella casa circondariale di Varese dei Miogni a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dal comando dell’Arma ribadiscono "l’importanza di diffidare da chi si presenta con richieste sospette" e invitano" i cittadini a segnalare tempestivamente situazioni anomale al numero di emergenza 112".
Purtroppo soggetti senza scrupoli pronti ad approfittare della fragilità delle persone anziane sono continuamente in azione, i "copioni" sono noti, ci sono i falsi tecnici che si dichiarano incaricati di effettuare controlli agli impianti di acqua e gas, i falsi uomini in divisa e poi le telefonate di sedicenti avvocati con richieste immediate di denaro per evitare l’arresto a un familiare responsabile di un incidente oppure chi si spaccia per un parente in ospedale a cui servono subito soldi per le cure. Fondamentale seguire i consigli preziosi contenuti nel Vademecum predisposto dalla Prefettura.