Il caldo record ritarda l’accensione degli impianti di riscaldamento. Succede a Varese e non sarà un caso isolato. Nella "città giardino”, dove oggi si è toccata quota 28 gradi, il Comune ha stabilito che i caloriferi resteranno spenti fino al 23 ottobre tramite un’ordinanza sindacale. Il provvedimento, si legge, “è finalizzato al risparmio dei consumi gas, con una valenza ambientale in termini di riduzione delle emissioni di inquinanti e con l'obiettivo di mitigare gli effetti della crisi energetica che tuttora persiste".
Il posticipo dell'accensione degli impianti di riscaldamento - precisa palazzo Estense - non è previsto per ospedali, cliniche, case di cura e ricovero per anziani e minori, nelle strutture protette per l'assistenza ed il recupero dei soggetti affidati ai servizi sociali. Esentate anche scuole materne, asili nido oltre a piscine, saune ed edifici adibiti ad attività industriali e artigianali, nei casi in cui ci siano esigenze tecnologiche o di produzione.
Alla vigilia del 23 ottobre, alla luce dell’andamento delle temperature nelle prossime giornata, verrà stabilito se posticipare nuovamente l’accensione degli impianti o se confermare la data fissata nell’ultima ordinanza. Lo scorso autunno, certamente non più caldo di quello attuale, il riscaldamento venne accesso il 31 ottobre.