LORENZO CRESPI
Cronaca

Presidio all’Ispettorato del lavoro "Qui siamo in 27 anziché in 100"

Mobilitazione a Varese davanti alla sede provinciale su iniziativa dei sindacati Cgil, Cisl e Uil

di Lorenzo Crespi

Il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro è in stato di agitazione: il prossimo 4 marzo a Roma si terrà una manifestazione nazionale, e si proseguirà poi con uno sciopero il 18 marzo. Una mobilitazione che a Varese ha preso il via ieri con un presidio davanti alla sede provinciale dell’Inl in via Sanvito Silvestro. Un’iniziativa promossa dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, con cui il personale ha voluto mettere in risalto il cronico problema della carenza di organico che si trascina ormai da anni e anni sul territorio. "A Varese siamo 27 ispettori, per un lavoro che dovrebbe essere svolto da almeno 100 persone", ha sottolineato Domenico Guglielmo, delegato Cgil all’Ispettorato del Lavoro di Varese.

Risorse particolarmente limitate per un’attività importante e impegnativa come quella dell’Inl, che si occupa principalmente della vigilanza sul lavoro nero e irregolare e della sicurezza sui luoghi di lavoro in un territorio che conta circa 60mila aziende. In provincia di Varese si stima che ci sia un ispettore effettivo ogni 4.660 imprese attive e un dipendente dell’Ispettorato ogni 31.700 occupati regolari. Alle attività consuete inoltre negli ultimi mesi si sono aggiunte altre incombenze, relative ai controlli sul rispetto dei protocolli Covid, senza un potenziamento dell’ente o dei dipendenti. E al danno si aggiunge anche la beffa, come hanno sottolineato i rappresentanti sindacali. Gli ispettori del lavoro sono infatti stati dimenticati dal Ministero per quanto riguarda l’indennità di amministrazione riconosciuta ai dipendenti del Ministero del Lavoro. "Il nostro personale è stato escluso – denuncia Guglielmo – chiediamo coerenza al ministro Andrea Orlando che continua a proclamare la lotta al lavoro irrregolare e sommerso e alle morti bianche mentre l’Ispettorato del Lavoro e gli uffici territoriali non hanno risorse. Alle parole devono seguire i fatti, con un potenziamento reale di risorse". L’auspicio è un ispettorato che sia in grado di poter funzionare al meglio, a vantaggio del lavoro sano e della concorrenza leale.