Poesia e narrativa, che successo: 203 studenti danno la carica

Numeri in crescita, a conferma che i giovani non sono indifferenti all’uso della parola, in chiave lirica o a servizio del racconto. Il premio di poesia e narrativa “Giovanni da Legnano“, alla 28ª edizione, lo conferma: 203 partecipanti hanno prodotto testi attingendo ai propri vissuti, alla storia, al mondo in cui sono immersi. Tre i campi in cui misurarsi: poesia, narrativa e narrativa storica. Gli studenti coinvolti sono stati quelli delle scuole secondarie di I e II grado di Legnano e dintorni. Ventuno i finalisti, ieri chiamati alla premiazione in Famiglia Legnanese, promotrice del premio. Per i premiati targhe, diplomi e carte prepagate. Il presidente Gianfranco Bononi ha aperto l’incontro portando i saluti di tutta la Famiglia Legnanese. "Il nostro premio cresce ogni anno sempre più ed è bello vedere quante ragazze e ragazzi hanno preso un foglio e scritto le loro emozioni. Ogni anno c’è sempre qualcosa di nuovo da spiegare e da raccontare".

Per il Comune è intervenuta l’assessora alla Comunità inclusiva Ilaria Maffei: "Questi elaborati dimostrano che le nuove generazioni non sono affatto superficiali. Vi troviamo l’amicizia, la diversità, i rapporti genitori-figli, l’ossessione per l’immagine social". Dante Barone, responsabile di area del Banco Bpm, ha espresso un auspicio: "Mi auguro che i ragazzi che prenderanno il nostro posto siano così appassionati di cultura".

La cultura è stata il centro anche dell’intervento del presidente del premio, Monsignor Angelo Cairati: "La cultura tira fuori il meglio della nostra umanità. Ragazzi, è importante che vi “inculturiate“. Vi auguro di coltivare tanta umanità". La Professoressa Maria Teresa Padoan, segretaria, ha posto l’accento sulla capacità dei giovani: "Se stimolati, i ragazzi possono usare la lingua in modo raffinato e creare immagini affascinanti". A interpretare i testi, la voce di Luciano Mastellari.

Silvia Vignati