SARA GIUDICI
Cronaca

Pibiviesse, è sciopero: "Ora basta col dialogo"

Sciopero simbolico alla Pibiviesse: tensioni tra lavoratori e azienda per la rottura delle trattative. Mattinata di agitazione quella...

Intorno alle 10.30 di ieri una trentina di lavoratori della Pibiviesse di Nerviano ha scioperato per la rottura delle trattattive

Intorno alle 10.30 di ieri una trentina di lavoratori della Pibiviesse di Nerviano ha scioperato per la rottura delle trattattive

Sciopero simbolico alla Pibiviesse: tensioni tra lavoratori e azienda per la rottura delle trattative. Mattinata di agitazione quella di ieri presso la sede della Pibiviesse di via Bergamina a Nerviano. Intorno alle 10.30 una trentina di lavoratori dell’azienda, specializzata nella produzione di valvole per impianti petrolchimici, ha incrociato le braccia per una mezz’ora, dando vita a un’astensione dal lavoro in forma pacifica ma simbolicamente significativa. L’iniziativa è stata sostenuta dalla Fiom-Cgil, che da tempo affianca i dipendenti nelle vertenze aperte con la proprietà.

I lavoratori si sono radunati all’esterno dello stabilimento esponendo le bandiere del sindacato, in un presidio silenzioso ma deciso, volto a richiamare l’attenzione su quello che definiscono un comportamento scorretto da parte della direzione aziendale. Secondo la Fiom, infatti, la società – che conta in totale circa settanta dipendenti – avrebbe disdetto gli ultimi accordi sindacali sottoscritti e interrotto unilateralmente il dialogo con le rappresentanze dei lavoratori.

"Un atteggiamento grave e incomprensibile – fanno sapere dal sindacato – soprattutto alla luce del clima di collaborazione costruito negli anni. Gli accordi non si cancellano con una semplice comunicazione, e rompere il tavolo delle trattative significa chiudere le porte al confronto su questioni fondamentali per il benessere e la tutela di chi ogni giorno lavora in azienda".

Tra i temi al centro della contesa ci sarebbero aspetti legati alla contrattazione integrativa, al riconoscimento di premi di risultato e a questioni organizzative interne che riguardano turnazioni e condizioni operative. I lavoratori, pur mantenendo un atteggiamento composto, non nascondono la crescente preoccupazione per un clima che si è fatto sempre più teso negli ultimi mesi. Dal canto suo, la dirigenza aziendale ha scelto per il momento di non rilasciare dichiarazioni ufficiali sulla manifestazione di stamattina, limitandosi a un "no comment" di fronte alle richieste di chiarimenti.

Il silenzio, però, non contribuisce a stemperare la tensione, e il rischio che la situazione possa degenerare in nuove forme di mobilitazione non è da escludere. La Fiom-Cgil ha annunciato che, se non si riaprirà al confronto, verranno valutate ulteriori iniziative di protesta, anche più incisive, nei prossimi giorni. La vicenda resta pertano aperta e sarà seguita con attenzione particolare anche dalle istituzioni territoriali, vista la rilevanza della Pibiviesse nel tessuto produttivo locale.