Sono arrivati nella Repubblica del Centro Africa dodici pc rigenerati da Massimiliano De Cinque, il volontario di Olgiate Olona che da anni "salva" dalla discarica computer, tablet e smartphone che poi ricondizionati dona a chi in difficoltà economiche famiglie, associazioni, scuole, ne ha bisogno. "Sono contento – dice sorridendo – ora ho realizzato il desiderio di suor Antonella Lago, missionaria nella località di Maigaro, nella Repubblica Centroafricana". L’altro giorno la religiosa gli ha inviato una fotografia in cui con lei sono immortalati alcuni docenti della missione di Maigaro che finalmente adesso con il pc a disposizione potranno tenere le loro lezioni di informatica a scuola.
Tutto è partito con la telefonata di Suor Antonella che doveva ritornare a Maigaro e chiedeva se possibile dei computer per i maestri che insegnano nel villaggio. Una richiesta che è stata subito accolta: individuati i pc più adatti , De Cinque li ha sistemati con l’aiuto di alcuni amici e ora sono già a destinazione. È solidarietà davvero senza frontiere quella di De Cinque: i dodici pc hanno viaggiato per migliaia di km, da Olgiate Olona alla Repubblica del Centro Africa, per essere utilizzati dai ragazzi a scuola. Diverso il viaggio verso l’Africa di moltissimi altri apparecchi elettronici, sul quale il volontario richiama l’attenzione, "dal mondo occidentale - fa rilevare - si continuano purtroppo a mandare per essere smaltiti tutti i rifiuti elettronici, finiscono in discariche nelle quali i bambini, sfruttati , sono costretti a lavorare: devono mantenere attivi i roghi sui quali sono bruciati i dispositivi mentre loro respirano diossina continuamente".
Proprio le immagini di quei bambini in Africa suscitarono anni fa in De Cinque una reazione morale, spiega "Mi sono domandato che cosa potevo fare io contro tutto quello spreco che poi finiva nelle discariche africane mettendo a rischio la salute dei bambini, ho cominciato così a recuperare computer scartati da privati e aziende e quindi a rigenerarli, oggi sono migliaia i dispositivi ricondizionati che ho donato". Una rete virtuosa che ora ha raggiunto l’Africa con un messaggio importante che, sottolinea il volontario "vorrei fosse ascoltato nella nostra società dello spreco: là non sono arrivati materiali elettronici da smaltire pericolosi per la salute ma pc rigenerati che utilizzati dai maestri a scuola saranno strumenti per l’istruzione dei bambini, per dare loro una vita migliore e non essere più sfruttati nelle fumose e pericolose discariche dei computer".