
Parcometri in azione (archivio)
Varese, 15 agosto 2016 - La rivoluzione dei parcheggi non convince. Iniziata lunedì scorso, la sperimentazione voluta dal nuovo sindaco Davide Galimberti - che ha studiato una revisione globale del sistema sosta in città - è già andata incontro a iniziative che vorrebbero modificarla. Fra queste una petizione che ha già raggiunto quota 760 firme. Delle 51 vie del centro cittadino e dell’immediata periferia nelle quali sono presenti parcheggi a pagamento, quelle interessate alla sosta gratuita in pausa pranzo - dalle 13 alle 14 - sono circà la metà (in tutte, invece, non si pagherà dopo le ore 20: sinora il costo era di un euro per l’intera serata e per la notte). La sperimentazione resterà in vigore fino al 30 novembre, dopodiché Franco Taddei, nuovo presidente Avt (società che gestisce i parcheggi pubblici varesini), analizzerà i risultati degli introiti, dei mancati incassi e dei flussi di traffico per provvedere a eventuali modifiche.
Il sistema però non convince l’opposizione dentro e fuori il Consiglio comunale. Se infatti il capogruppo di Forza Italia, Simone Longhini, ha sollevato dubbi sul fatto che la gratuità in pausa pranzo riguardi solo metà delle vie nelle quali sono presenti parcheggi a pagamento, il leader di Movimento Libero, Sergio Nicoletti, va oltre.
«Chiediamo pubblicamente al sindaco di tenere fede alle promesse elettorali - afferma l’ex consigliere comunale che nell’ultima tornata elettorale non è riuscito a conservare il proprio posto a Palazzo Estense (si era candidato a sostegno del candidato di centrodestra Paolo Orrigoni) - introducendo la gratuità della sosta dalle 12 alle 14 in tutti gli stalli della città. La decisione di escludere dalla gratuità della sosta in pausa pranzo praticamente tutte le vie centrali non potrà che danneggiare le attività economiche esistenti in quel comparto. Pare evidente, infatti, che con questa scelta si stiano incentivando solo alcune zone a discapito di altre. Per questo, per evitare di rilanciare parti della città a discapito di altre, chiediamo che il provvedimento venga esteso su tutte le vie cittadine in modo da favorire un rilancio omogeneo di Varese».