Ottant’anni vissuti da pioniere. Così lo Sci Club Cunardo è diventato eccellenza nel fondo

Qui uno dei primi centri dedicati alla disciplina invernale, nel tempo impianti sempre più all’avanguardia .

Ottant’anni vissuti da pioniere. Così lo Sci Club Cunardo è diventato eccellenza nel fondo

Un cimelio delle prime gare di sci di fondo organizzate dallo Sci Club Cunardo La Baita del Fondista è tuttora il cuore delle attività organizzate dal team

Un fine settimana di festa per celebrare una storia che prosegue con successo da 80 anni. È un anniversario importante per lo Sci Club Cunardo, fondato nel 1944 e dal ’47 affiliato alla Fisi, la Federazione italiana sport invernali. Si inizierà sabato prossimo con la prima edizione della ValgannaRun, che prenderà il via alle 17. Una camminata non competitiva a passo libero attraverso Cunardo, Ghirla, Ganna e Bedero Valcuvia, con due distanze tra cui scegliere: 11 e 5 km. Domenica 29 alle 11.30 alla Baita del Fondista ci sarà il momento istituzionale con le autorità, quindi alle 12 l’aperitivo dello sciatore e a seguire il pranzo sociale e giochi per grandi e piccoli. Il programma dettagliato del weekend è sul sito dello Sci Club Cunardo. Sarà l’occasione per ripercorrere le tappe di una società che è sempre stata al passo coi tempi e che con scelte coraggiose ha fatto la storia dello sci di fondo italiano.

Negli anni Settanta nascevano i primi centri dedicati alla disciplina invernale: Cunardo c’era, con la Baita del Fondista che tuttora rappresenta il cuore delle attività. Quindi l’inizio della battitura meccanica delle piste e nel 1977 la nascita del centro di avviamento allo sci di fondo. Poi gli anni Ottanta con l’omologazione federale e regionale della pista e un primato che permette a Cunardo, situata a soli 450 metri sul livello del mare, di anticipare le località di montagna. Nasce infatti qui nel 1987 il primo impianto di neve programmata per una pista di sci di fondo in Italia.

Negli anni Novanta un’altra innovazione: le piste vengono illuminate e a Cunardo si scia anche di sera. Ma negli ultimi anni si sono presentate nuove sfide per lo Sci Club: le temperature invernali sempre più alte hanno complicato non poco la produzione di neve artificiale. Da qui dunque la decisione di potenziare l’impianto di innevamento programmato, con gli investimenti effettuati nel 2022. "Non abbiamo mai aspettato, abbiamo sempre fatto ciò che andava fatto, a volte anche anticipando i tempi – dicono orgogliosi dallo Sci Club – questo nuovo intervento di miglioramento dell’impianto di produzione neve continua in questo solco". I numeri del resto sono importanti: circa 6000 le presenze stagionali sulla pista e 1000 gli studenti del territorio che si avvicinano allo sport.

Lorenzo Crespi