Obiettivo sicurezza, nuove telecamere in 15 Comuni. Ecco dove e quali sono

Salvatore Pasquariello ha espresso parere positivo ai progetti per il finanziamento di altri impianti di videosorveglianza: ora saranno presentati al Ministero

Nuove telecamere in quindici Comuni varesini

Nuove telecamere in quindici Comuni varesini

VAarese, 4 maggio 2024 –  Alleati sempre più preziosi per la sicurezza i sistemi di videosorveglianza sui quali i comuni investono con nuove installazioni. Nei giorni scorsi la Prefettura ha espresso parere positivo ai progetti per il finanziamento di nuovi impianti presentati da 15 Comuni della provincia di Varese, Busto Arsizio, Cairate, Cardano al Campo, Caronno Varesino, Castronno, Cittiglio, Cunardo, Luino, Mesenzana, Oggiona con Santo Stefano, Olgiate Olona, Rancio Valcuvia, Sangiano, Sumirago e Varese.

In precedenza sono stati sottoscritti i "Patti per l’attuazione della Sicurezza Urbana" tra il Prefetto e i sindaci dei Comuni coinvolti, quindi è stato recentemente acquisito il nulla osta tecnico da parte del competente Ufficio di Polizia di Stato "Zona Telecomunicazioni Lombardia" di Milano per tutti gli interventi presentati rispetto ai parametri e ai requisiti vigenti in materia. I 15 comuni intendono rafforzare la presenza della tecnologia a favore della sicurezza urbana, a esempio per rintracciare incivili che abbandonano rifiuti o pirati della strada.

Le iniziative sono state approvate il 23 aprile durante una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, a cui hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine territoriali e il sindaco di Varese Davide Galimberti. Il Prefetto ha manifestato apprezzamento nei confronti dei 15 Comuni che hanno aderito all’iniziativa per innalzare il livello di sicurezza nei confronti delle comunità locali. I progetti sono stati quindi inviati agli uffici del Ministero dell’Interno, i quali valuteranno la finanziabilità degli stessi e formuleranno la graduatoria nazionale tramite un’apposita commissione centrale.