Neve in arrivo, scuole chiuse nel Varesotto

Diverse le città dove i sindaci hanno preferito evitare le lezioni per gli studenti

Neve nel Varesotto

Neve nel Varesotto

Varese, 31 gennaio 2019 – Dopo gli annunci delle ultime settimane, sembra che domani, venerdì 1 febbraio, arrivi anche nel Varesotte The Big Snow, la grande nevicata. Per questo, alcuni sindaci del Varesotto hanno scelto di chiudere le scuole. Ecco le città, dove non ci sarà lezione: Luino, Cuasso al Monte, Castelveccana, Maccagno con Pino e Veddasca, Agra, Curiglia, Dumenza, Tronzano, Germignaga e Cremenaga.

Una decisione presa dopo che la sala operativa della Protezione civile di Regione Lombardia ha diffuso un avviso di criticità moderata, con codice arancione. "Nel corso di domani (venerdì 1° febbraio) – si legge nella comunicazione – sul territorio regionale sono attese precipitazioni da moderate a forti, nevose inizialmente sulla pianura occidentale, area Alpina ed Appenninica, con quota neve in rialzo nella seconda parte della giornata". Sui rilievi Alpini "la fase acuta delle nevicate è prevista per il pomeriggio e la sera/notte, quando tuttavia si assisterà ad un rialzo della quota neve partendo dalle zone Prealpine orientali, dove al termine dell’evento i fiocchi cadranno oltre i 1200 metri. Le nevicate più abbondanti sono attese sulla Valtellina, Valchiavenna, Orobie ed alta Valcamonica, con accumuli localmente prossimi o superiori ai 40 cm".

Sulla base dello scenario di rischio neve ad oggi più probabile, sottolinea la Protezione civile regionale, "le situazioni di criticità potrebbero essere legate soprattutto a difficoltà, rallentamenti e blocchi del traffico stradale e ferroviario e disagi al traffico aereo, in particolare nella mattina di domani. Il rialzo termico previsto per il pomeriggio di domani potrebbe determinare un appesantimento del manto nevoso a quote collinari sulla fascia prealpina, aumentando il rischio di caduta alberi e la possibile interruzione di linee elettriche. Inoltre, i quantitativi abbondanti previsti per le zone alpine determineranno un aumento del rischio valanghe".