'Ndrangheta, le mani su Malpensa: "A Lonate nessuno denunciava"

Modesto Verderio, il politico ex leghista finito nel mirino dei clan

Modesto Verderio attualmente  è consigliere comunale di Grande Nord

Modesto Verderio attualmente è consigliere comunale di Grande Nord

Lonate Pozzolo (Varese), 7 giugno 2019 - Avrebbero voluto dargli una lezione, farlo picchiare durante il comizio, gli affiliati lonatesi alla ‘ndrangheta. Una lezione a Modesto Verderio, l’ex leghista, oggi esponente del Grande Nord, da sempre in prima linea contro le infiltrazioni mafiose. Una battaglia nella quale spesso si è sentito solo, ma non per questo si è arreso, anzi. Nel giugno scorso, dopo l’addio alla Lega, la corsa in solitaria alle elezioni. I suoi voti di fatto hanno determinato la sconfitta della candidata del centrodestra Ausilia Angelino, su cui i clan - a detta dei pm - avrebbero fatto convergere i voti. «A conti fatti è proprio così – dice Verderio – una bella spallata a certi personaggi».

Oggi Verderio siede in consiglio comunale, rappresentando Grande Nord. L’indagine sta facendo luce sugli affari della criminalità localizzata nel territorio e sui rapporti tra ‘ndrangheta e politica. «Era ora – commenta Verderio – Si sapeva. Ricordo l’operazione Bad Boys. La Lega allora organizzò una fiaccolata. La situazione purtroppo non è cambiata. Hanno continuato a esserci segnali inquietanti, ma la gente faceva finta di non capire. Nessuno denunciava». In quegli anni, sottolinea Verderio, allora esponente della Lega all’opposizione, «quando parlava Danilo Rivolta noi uscivamo dalla sala consiliare».

Rompe quando i lumbàrd si alleano con Forza Italia per sostenere Danilo Rivolta: «Dopo cinque anni di opposizione non potevo accettare quella scelta e ho abbandonato il movimento, mi sono messo in disparte. Io volevo i voti dei lonatesi onesti, invece si sapeva che “certe famiglie” avrebbero portato voti della ‘ndrangheta». Verderio continua la sua battaglia per la legalità. Nel frattempo si impegna con Grande Nord. Si candida alle elezioni del giugno 2018, in tempo per assistere alla sconfitta dell’alleanza Lega-Forza Italia. La deflagrazione arriva con l’indagine della Dda di Milano.

«Meno male – continua Verderio – Spero che si faccia piazza pulita definitivamente. Certi personaggi che minacciavano, dovrebbero rimanere dietro le sbarre per sempre. Fondamentale la collaborazione di un imprenditore che si è ribellato e ha denunciato. Un esempio da seguire». Verderio ora è ancora più motivato a proseguire nel suo impegno politico: «Ho ricevuto messaggi di vicinanza dalla maggioranza e da forze politiche da cui sono distante, come l’estrema sinistra. Mi hanno fatto piacere. Vado avanti. Non ho mai tradito i miei ideali. L’onestà innanzitutto».