Museo dei bambini negli ex bagni pubblici

Se la ex Manifattura, con la necessaria relazione tra pubblico e privato, sembra restare al palo, ben più semplice è il percorso quando si tratta di lavorare su beni di proprietà pubblica inutilizzati o da recuperare, soprattutto quando i tempi diventano particolarmente favorevoli grazie al Pnrr e alla cascata di milioni di euro che consentono di intervenire rapidamente. È il caso, ad esempio, degli ex bagni pubblici di via Pontida destinati a diventare "Museo dei bambini". Il quadro economico dell’intervento è pari a 4 milioni 770mila euro, di cui 2 milioni 975mila euro finanziati con fondi Pnrr, 695mila euro da risorse di bilancio e 1 milione 100mila euro da mutuo: una cifra che, per inciso, corrisponde a quella prevista solo pochi anni fa per l’edificazione di una nuova biblioteca in centro città. L’edificio dei bagni pubblici di via Pontida, con tanto di piscina alimentata dalle acque dell’Olona, destinato ora a mutare vocazione, risale a inizio Novecento quando, su iniziativa privata, venne realizzato per ovviare ai problemi legati alla mancanza di acqua e di servizi igienici. A questi bagni estivi si aggiunse poi una palestra ginnica, in seguito ceduta in uso alla Società Ginnastica Legnanese. Poi divenne sala da ballo e nel 1975 il complesso fu concesso in locazione alla Croce Rossa Italiana e al Corpo bandistico.P.G.