Un servizio che risponde in modo puntuale alle richieste avanzate dalla popolazione detenuta. Con il nuovo anno prende il via presso la Casa circondariale di Varese l’attività dello sportello patronato. La direttrice dell’istituto penitenziario Carla Santandrea ha siglato, con l’avallo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, la convenzione con la Camera del lavoro di Varese, tramite il patronato Inca Cgil e la sua direttrice Alessandra Lo Biundo. Si tratta di un’opportunità importante nell’ottica del reinserimento dei diritti socio-lavorativi dei detenuti.
La convenzione, non onerosa, permette di garantire un servizio di assistenza all’espletamento delle pratiche per il conseguimento di prestazioni assistenziali e previdenziali e l’erogazione di servizi e misure di politica attiva del lavoro, come previsto dall’ordinamento penitenziario. L’apertura dello sportello diventa effettiva in seguito ai numerosi incontri di programmazione tra gli operatori del carcere e quelli del patronato, tra cui Francesco Vazzana, responsabile del Dipartimento politiche sociali e sociosanitarie della Cgil di Varese. Una volta al mese gli operatori di Inca saranno presenti ai Miogni per fornire ai detenuti informazioni, consulenza e assistenza in materia previdenziale (dalle pensioni alla Naspi) e di tutela della salute, in tema di invalidità e inabilità.
Gli addetti del patronato manterranno uno stretto contatto con la direzione della struttura e con i funzionari giuridico pedagogici, che fungeranno da punto di riferimento per le attività da svolgere. Il nuovo servizio inaugura il 2025 al termine del periodo natalizio, che ha visto una serie di appuntamenti presso il carcere a partire dalla visita del vicario episcopale don Franco Gallivanone. Quindi uno spettacolo teatrale e un momento di festa tra i detenuti e i loro figli.
Tra le attività proposte negli ultimi mesi all’interno del carcere varesino tre diversi laboratori, dedicati a cucina, giornalismo e teatro e drammaterapia. I detenuti hanno potuto seguire dieci incontri su scrittura creativa, narrazione, giochi espressivi ed improvvisazioni per riconnettersi con il proprio corpo, il proprio vissuto emotivo e le proprie storie.