Maxi-sgombero di famiglie rom sul terreno da confiscare alla mafia

Operazione di sgombero di un'area occupata da nuclei familiari rom a Bernate Ticino. Coinvolti agenti della Polizia di Stato, Carabinieri e Polizie locali. L'area sarà confiscata alla mafia e destinata a fini sociali.

Maxi-sgombero di famiglie rom sul terreno da confiscare alla mafia

Maxi-sgombero di famiglie rom sul terreno da confiscare alla mafia

Una vasta operazione alla quale hanno preso parte decine di agenti della Polizia di Stato della Questura di Milano, oltre a reparti di Carabinieri della Compagnia di Legnano e Polizie locali. E’ partita dalle prime ore dell’alba di ieri mattina in via Cicogna, poco distante dall’ecocentro cuggionese. Un’area di circa 10mila metri quadrati presso la quale abitavano da anni alcuni nuclei familiari rom. A loro è stato intimato di lasciare gli alloggi. E’ dal mese di maggio dello scorso anno che sono in corso le operazioni per arrivare allo sgombero definitivo di quell’area, posta lungo la direttrice che da Cuggiono porta a Bernate Ticino. L’attività di ieri è stata coordinata dalla Questura di Milano insieme all’Agenzia Nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata. In passato erano state svolte delle operazioni di contrasto alla ‘ndrangheta che avevano portato gli investigatori proprio in quell’appezzamento. La procedura che è stata avviata diversi mesi fa ha consentito alle autorità di notificare gli atti a tutti i residenti che dovranno trovare delle soluzioni alternative per l’alloggio. Ieri hanno partecipato alle operazioni anche i servizi sociali del comune di Cuggiono in modo da indicare i passi da seguire agli interessati. Le operazioni si sono svolte nel massimo riserbo, con la Polizia locale di Cuggiono impegnata a chiudere la strada al transito delle auto per tutta la giornata. Sconosciuto il numero delle persone sottoposte a sgombero, così come il numero di eventuali minori coinvolti. L’area di via Cicogna è circondata da siepi che la rendono pressoché invisibile agli occhi esterni. Collocata in una zona di completa campagna nel Parco del Ticino. L’operazione di ieri ha consentito di confiscare alla mafia il terreno in questione che verrà gestito dall’Agenzia per il beni confiscati alla criminalità organizzata. A questo punto c’è da ritenere che si avvierà un ulteriore iter per procedere all’assegnazione dello stesso terreno al comune o a un ente benefico e, quindi, consentire di poterlo utilizzare per finalità sociali e di aiuto alla popolazione.

Graziano Masperi