VALENTINA RIGANO
Cronaca

Matrimoni e raggiri a Varese, quattro arresti

Dai "sì“ combinati alle adozioni di maggiorenni sino all’autoriciclaggio, sgominata la banda delle truffe

Decisivo il lavoro della polizia postale contro la gang

Varese, 15 luglio 2020 - Matrimoni combinati, false adozioni di stranieri maggiorenni, accesso abusivo a sistema informatico, autoriciclaggio, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso, ingresso e permanenza illegale sul territorio dello stato. Questi i reati di cui sono accusate quattro persone, tre uomini e una donna, raggiunti ieri mattina da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere (solo uno ha l’obbligo di dimora nel comune di residenza), emesse dal Gip di Milano al termine di un’articolata indagine della Polizia Postale di Milano.

Sedici gli accessi abusivi al sistema informatico sul conto di uno Studio Commercialisti di Milano contestato agli indagati, tra aprile e luglio 2019, al quale sono stati sottratti oltre 200 mila euro poi riciclati in casinò tra Veneto e Liguria. Avevano base a Varese e ad Abbiategrasso i componenti del gruppo di truffatori, smantellato grazie alle indagini della Polizia Postale, per i quali la Questura varesina ha disposto l’espulsione dall’Italia, beccati grazie al falso matrimonio sventato lo scorso ottobre in Comune a Pavia. In quel caso la promessa sposa e i falsi testimoni di nozze, unitamente allo sposo, sono stati tutti arrestati poco prima che il rito arrivasse a conclusione.

Le indagini, coordinate dal pm Enrico Pavone de dal Procuratore Aggiunto Eugenio Fusco della Procura di Milano, proseguendo gli accertamenti tra le relazioni e i contatti dei truffatori, hanno portato quattro nuovi arresti. L’obiettivo era sempre il medesimo, ottenere permessi di soggiorno con unioni organizzate ad hoc con l’aiuto di compiacenti cittadini italiani, i quali erano addirittura disposti a fingere di voler adottare ragazzini stranieri in realtà maggiorenni. Non solo, gli indagati erano anche avvezzi a truffe online ben organizzate in ambito di affitti per case vacanza e soggiorni a lungo termine, con la capacità di incassare bonifici per le prenotazioni e sparire nel nulla senza lasciare traccia. E, ancora, proprio come nel film Parasite, dopo aver appositamente pubblicato annunci all’interno di note piattaforme di offerte di lavoro, lasciato biglietti in modalità porta a porta, la donna parte della banda è riuscita a infiltrarsi sotto le spoglie di collaboratrice domestica nell’abitazione di una coppia, trafugando assegni bancari poi portati all’incasso. Con lo stesso modus operandi, il gruppo criminale aveva già colpito in passato una società operante nella gestione della ristorazione, portandosi via circa 230 mila euro.