Masterplan Malpensa, nodo viabilità "Opere prioritarie da realizzare"

Preoccupa lo sviluppo dello scalo: i nove Comuni del Cuv chiedono prima i lavori attesi da anni

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di Rosella Formenti

Sul tavolo il Masterplan 2035, il piano di sviluppo di Malpensa, nei confronti del quale i sindaci dei 9 comuni del Cuv (consorzio urbanistico volontario) hanno già esposto le loro critiche insieme alle richieste di interventi indispensabili affinché lo sviluppo sia sostenibile.

I sindaci hanno partecipato l’altro giorno all’incontro con la Regione, un confronto durante il quale hanno sollecitato di nuovo l’attenzione sulle opere di viabilità, attese da anni, di cui il territorio ha bisogno. Già fissato per il 4 aprile un altro tavolo.

Per quanto riguarda la viabilità, fa rilevare Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione e presidente di turno del Cuv, "si è d’accordo sul fatto che le opere che abbiamo identificato come prioritarie siano da realizzare".

In cifre, si stima una somma pari a 235 milioni; 200 sarebbero da destinare agli interventi maggiori: la tangenziale di Somma Lombardo (60) e la Ss341 che collega Gallarate e Vanzaghello (140). La cifra restante, 35 milioni, per interventi minori: il completamento della Sp28 per il tratto da Samarate alla zona industriale di Ferno, il tratto che collega la rotonda di via Roma ad Arsago Seprio con il Sempione, il tratto di Cardano al Campo lungo via Giovanni XXIII e via Giusti a Somma Lombardo.

Altro punto affrontato, quello dell’occupazione, con la proposta di istituire una Academy per la formazione del personale e la realizzazione di uno sportello lavoro: Sea ha espresso la volontà di collaborare con i Comuni.

La società di gestione aeroportuale ha confermato l’impegno a posizionare centraline per il monitoraggio dell’aria e ha ricordato che è pronta la richiesta per differenziare le tariffe dei servizi per gli aerei per agevolare l’utilizzo da parte dei vettori di quelli di ultima generazione.

Resta aperta la questione dello sviluppo di cargo city, che secondo il masterplan andrebbe a inghiottire una vasta area di brughiera. I sindaci hanno chiesto di rivederlo, tenendo conto che il cargo è arrivato a 700 mila tonnellate ed è stato gestito senza ricorrere a nuove costruzioni.

Un altro momento di confronto è stato organizzato da Fabio Lunghi, presidente della Camera di commercio di Varese, che ha riunito i sindaci del Cuv e i vertici di Ascom, Confartigianato, Coldiretti e Univa. "Ci siamo confrontati sulle idee di sviluppo del territorio e sull’implemento delle infrastrutture e della viabilità – dice Stefano Bellaria, sindaco di Somma Lombardo - e sono state condivise alcune delle proposte riguardo il tema più complesso del Masterplan, cioè l’ampliamento della cargo city". Tutti d’accordo che lo sviluppo di Malpensa debba avvenire in equilibrio col territorio.