ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Botte e minacce alla moglie: “Ti esplodo la faccia se non mi dai i soldi”. Arrestato tunisino

Busto Arsizio, l’incubo della donna andava avanti da tempo. Era vittima abituale di percosse da parte del marito e di frasi minacciose: “Ti faccio cadere tutti i denti, ti tolgo gli occhi”

Polizia in azione (foto di archivio)

Polizia in azione (foto di archivio)

Busto Arsizio (Varese) – Arrestato dagli agenti della Polizia un tunisino responsabile di gravi condotte lesive nei confronti della moglie, dei figli minori e dell’anziana suocera. Disposta per lui la misura della sorveglianza speciale quando sarà rimesso in libertà. L’uomo, residente a Busto Arsizio, risultava già avere a suo carico una condanna per maltrattamenti in famiglia. A seguito delle indagini dei poliziotti dal Commissariato di Busto è emerso che la donna, una cittadina italiana, era vittima abituale di percosse da parte del marito che le causavano lesioni.

La donna, inoltre, era oggetto di gravi minacce: «Ti esplodo la faccia se non mi dai i soldi, ti uccido, ti faccio cadere tutti i denti, ti tolgo gli occhi». Il tutto alla presenza dei figli minori terrorizzati. Per questi reati l’uomo è stato tratto in arresto in flagranza e attualmente si trova ristretto, in regime di custodia cautelare in carcere a Como. Il Questore di Varese, valutata la gravità delle condotte, ha disposto, per mezzo della Divisione Polizia Anticrimine, di attivare un’istruttoria tesa alla richiesta della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.

Il tribunale di Milano, sezione autonoma misure di prevenzione, ha accolto positivamente la richiesta, disponendo la misura per la durata di anni 2 e 6 mesi. Quando l’uomo sarà rimesso in libertà, sarà oggetto di controlli stringenti in considerazione della sua spiccata pericolosità sociale. Contestualmente gli sarà applicato il cosiddetto “braccialetto elettronico”, dispositivo che consente di monitorare gli spostamenti del sorvegliato affinché si mantenga ad una distanza inferiore a 500 metri dalle persone offese, pena l’arresto obbligatorio. Ciò a tutela delle vittime e con lo scopo di evitare la reiterazione di tali inqualificabili condotte.