Malpensa, anarchici sulla pista bloccano il rimpatrio di un marocchino: fermati

Hanno costretto il pilota a sbarcare il passeggero su cui pendeva un decreto di espulsione dall’Italia. Il volo Air Maroc è decollato con oltre un’ora di ritardo

Malpensa, 20 marzo 2024 – Un gruppo di attivisti anarchici della rete No CPR (che contesta i Centri di Permanenza per il Rimpatrio e contro il sistema delle espulsioni) è riuscito a raggiungere il piazzale dell’aeroporto di Malpensa per chiedere che venisse sbarcato un uomo su cui pendeva un decreto di espulsione dall’Italia.  

Un aereo all'aeroporto di Malpensa (Foto d'archivio)
Un aereo all'aeroporto di Malpensa (Foto d'archivio)

Una protesta clamorosa, quella andata in scena nel pomeriggio di oggi nello scalo varesino. L'aereo stava uscendo dal parcheggio e si stava immettendo nella corsia di rullaggio quando è stato circondato dal gruppo di attivisti. 

I quattro anarchici erano in aeroporto già dal primo pomeriggio. Quando si sono presentati al check-in protestando contro il rimpatrio, la security di Malpensa ha contattato la polizia e provato a convincere gli attivisti ad allontanarsi. E’ andata diversamente. Una volta visto l’aereo muoversi dal piazzale verso la corsia di rullaggio, hanno iniziato a correre e hanno forzato una porta allarmata che spalanca l’accesso alla pista, inseguiti da vigilantes e polizia.

Lì hanno circondato il velivolo della Air Maroc, la compagnia di bandiera marocchina, che si apprestava a decollare verso Casablanca. Hanno cominciato a denunciare l’espulsione di "un compagno, prelevato dal CPR di Gradisca d’Isonzo, sedato a forza con massicce dosi di psicofarmaci e portato incatenato a Malpensa”.

I contestatori sono stati identificati e portati negli uffici della Polizia a Malpensa. Per loro si prospetta una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. 

Il volo Air Maroc è poi decollato con un ritardo di un’ora e venti minuti senza il passeggero espulso, sbarcato per decisione del comandate. Intanto sono in corso verifiche sul sistema di sicurezza aeroportuale, che i militanti sono riusciti ad aggirare troppo facilmente.