
I carabinieri impegnati a smantellare un bivacco utilizzato dagli spacciatori
Varese, 22 febbraio 2025 – L’ultimo componente della banda di pusher maghrebini che imperversava nei boschi di Malnate è stato arrestato. L’operazione compiuta dalla polizia di Stato risale allo scorso giovedì 18 febbraio e “chiude” il blitz scattato lo scorso 12 febbraio da parte degli uomini della Squadra Mobile. Il 12 febbraio, la Polizia assieme all’arresto dei due maghrebini aveva consentito di recuperare e porre sotto sequestro due fucili, di cui uno da caccia e un fucile d’assalto tipo AK, oltre a 47 cartucce di vario calibro e sostanza stupefacente di vario tipo.
Organizzazione criminale
Le indagini hanno evidenziato come la banda di nordafricani era composta da tre spacciatori con compiti ben prestabiliti: mentre i due arrestati il 12 u.s. si occupavano di preparare le singole dosi da consegnare ai diversi clienti e acquistare viveri presso il vicino supermercato (uno dei due era stato bloccato proprio mentre faceva la spesa), il terzo, ritenuto il più pericoloso, aveva per l’appunto il compito di bonificare preventivamente e costantemente l’area di spaccio imbracciando il suo fucile d’assalto, ovvero l’AK 47 sequestrato. Nella mattinata del 12 febbraio, trovandosi occasionalmente a Varese, il cittadino marocchino era stato intercettato da una Volante che, accertato lo stato di irregolarità sul territorio nazionale, lo aveva accompagnato presso il centro di permanenza per rimpatri di Gradisca d’Isonzo in Friuli.
Espulsione in vista
Gli investigatori hanno provveduto a raccogliere e comunicare all’autorità giudiziaria tutti gli elementi emersi a suo carico, che hanno consentito al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese di emettere in breve tempo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, eseguita il 18 febbraio 2025 presso il citato centro di permanenza per rimpatri proprio dagli agenti della Sezione antidroga della Squadra Mobile di Varese, che lo hanno portato in carcere a Gorizia.