L’odissea delle aree dismesse Ex Manifattura, recupero al palo

La prossima settimana l’Amministrazione comunale dovrà fare il punto della situazione . Commissione urgente convocata dopo la richiesta di tutta l’opposizione. Delusione dei proprietari.

L’odissea delle aree dismesse  Ex Manifattura, recupero al palo

L’odissea delle aree dismesse Ex Manifattura, recupero al palo

di Paolo Girotti

Il suo recupero e il riuso sono stati i cavalli di battaglia non solo dell’amministrazione in carica, ma anche di quella precedente e di quella prima ancora: sta di fatto che la ex Manifattura, con i suoi 40mila metri quadrati da recuperare in centro città, proprio con l’amministrazione in carica ha poi vissuto un passaggio decisivo con l’acquisto all’asta da parte di un privato ma ciò nonostante, con il Pgt bloccato, nulla si è poi mosso, tanto che le ambiziose idee espresse in campagna elettorale è certo che non troveranno forma neppure in questo mandato. Della questione specifica e delle altre che hanno a che fare con il Pgt e lo sviluppo urbanistico della città si tornerà a discutere molto presto: il primo passaggio ad "ampio raggio" sarà, la prossima settimana, una commissione urgente convocata dopo la richiesta presentata da tutta l’opposizione. La commissione è stata fissata per il 13 aprile alle 18.30 e l’assessore alla città futura, Lorena Fedeli, sarà chiamata a fare il punto su questa e su altre situazioni. Ma di ex Manifattura nel dettaglio si parlerà anche in consiglio comunale, perché proprio su questo specifico argomento è stata protocollata un’interrogazione. Per capire a che punto sia la vicenda, è necessario fare un passo indietro e riassumere la situazione: l’area da circa 40mila metri quadrati, dopo anni di abbandono e una lunga sequenza di aste andate deserte, era stata aggiudicata nel 2021 al gruppo Officine Mak, quando l’amministrazione attuale era già in carica. Questa stessa amministrazione, in campagna elettorale, aveva indicato con chiarezza il progetto "ManiFutura" come uno dei punti cardine del programma. Cosa si immaginava in questa sede? Per quanto riguarda il pubblico si puntava soprattutto sulla realizzazione di un mercato coperto e sulla collocazione della nuova sede centrale della biblioteca. A quasi due anni dall’aggiudicazione, in agenda sono finiti solo alcuni incontri interlocutori tra le parti e, in cronaca, le lamentele dei nuovi proprietari delusi dai tempi troppo lunghi. "In due anni e mezzo non solo non si è manifestato alcun progresso e non è stato conseguito alcun risultato – viene ribadito anche nell’interrogazione del Movimento dei Cittadini - ma addirittura è stato lasciato scadere il documento di piano senza rinnovarlo nel termine di legge così non sarà possibile presentare programmi di intervento sino all’approvazione del nuovo Pgt. L’operatore per questa ragione ha dirottato altrove i suoi investimenti".