
Il Comitato No Discarica torna a farsi sentire contro il riempimento dell’area
Il Comitato No Discarica rilancia: "Un parco fotovoltaico al posto del riempimento. Basta ricatti". Il Comitato si oppone con fermezza al progetto di riempimento dell’area ex Baraggia – cava dismessa al confine con Rescaldina – con terre, rocce da scavo e sottoprodotti industriali. Il gruppo chiede all’Amministrazione di rivedere la scelta, invocando trasparenza, partecipazione e un futuro “pulito“ per l’area.
Il Comitato torna a farsi sentire dopo settimane di silenzio pubblico. Al centro della protesta, la seduta della Commissione Territorio e Patrimonio del 22 aprile, quando si è discusso della possibile riapertura del sito per accogliere materiali di riempimento. "Abbiamo partecipato alla Commissione – spiegano – non per alzare barricate ma per chiedere chiarezza e un confronto reale attraverso un Consiglio comunale aperto". Durante l’incontro, secondo il Comitato, sono emerse affermazioni preoccupanti: l’assenza di un piano operativo per i controlli ambientali, la possibile presenza di rifiuti industriali nei materiali previsti, e l’argomento più controverso: l’idea che l’unica alternativa al progetto sia l’arrivo di una vera discarica.
"Un progetto tanto impattante non può essere deciso a tavolino con l’operatore privato né giustificato come male minore. L’alternativa esiste ed è già realtà in Italia con ex cave e discariche trasformate in impianti di produzione di energia pulita, senza traffico pesante né nuovi rifiuti".
Ch.S.