Un viaggio nella Varese risorgimentale grazie ad una guida tascabile che racconta per parole e immagini i luoghi della città in cui si è scritta la storia. Una pubblicazione che sarà utile in particolare per le scuole di Varese e dintorni, ma anche per i turisti che vogliono andare alla scoperta di punti di interesse più o meno noti della città giardino. A promuovere l’iniziativa è stata l’associazione Varese per l’Italia XXVI maggio 1859, sodalizio da sempre impegnato a tramandare il passato risorgimentale della città. La guida è stata presentata questo fine settimana dal presidente Luigi Barion a Palazzo Estense, in un partecipato incontro alla presenza del pubblico e delle autorità, tra cui il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello. A tracciare un quadro storico il professore dell’Università dell’Insubria Antonio Maria Orecchia e Robertino Ghiringhelli, già docente all’Università Cattolica di Milano.
La guida, realizzata in un formato pratico e facile da consultare, è composta da una cinquantina di pagine in cui la narrazione dei luoghi risorgimentali viene arricchita dalle relative foto e mappe. I testi, realizzati dall’autrice Albertina Galli De Maria, permettono di effettuare un viaggio a ritroso nel tempo di 165 anni. Tra i luoghi raccontati spicca il campanile di San Vittore, che porta ancora i segni dei bombardamenti effettuati dalle truppe austriache guidate dal generale Urban in occasione della Battaglia di Biumo del 1859, uno dei conflitti della seconda guerra di indipendenza. Nello scontro ebbero la meglio i Cacciatori delle Alpi comandati da Giuseppe Garibaldi, che soggiornò alle Ville Ponti durante la battaglia: la Villa Napoleonica fu il suo quartier generale. La dimora sul colle di Biumo superiore è proprio uno dei luoghi raccontati nella pubblicazione, con il "Poggio garibaldino" da cui l’eroe dei due mondi guidò la battaglia di liberazione di Varese sconfiggendo gli austriaci. Nell’itinerario figurano anche la piazza Podestà, con al centro il monumento dedicato al Cacciatore delle Alpi. E poi la chiesetta della Madonnina in Prato, dove furono ricoverati i feriti, fino al Museo Risorgimentale ospitato a Villa Mirabello. La guida è stata stampata in 5000 copie e verrà distribuita gratuitamente nelle scuole e all’ufficio turistico comunale.