Che Legnano sia una città fortemente legata, anche dal punto di vista simbolico, alle biciclette è cosa nota: il marchio Legnano e le biciclette dal colore verde oro e decorate con lo stemma che rappresenta il monumento di Alberto da Giussano, prodotte prima nello stabilimento di via XX Settembre e poi nella sede nell’ultimo tratto di viale Sabotino, hanno fatto la storia della città e del ciclismo attraverso tutto il Novecento.
Una mostra organizzata al Museo Fratelli Cozzi nel 2022 aveva ripercorso le tappe della storia del marchio, dalla fondazione e poi sino agli anni Settanta, portando in mostra non solo le biciclette con cui Binda, Bartali e Fondriest avevano tagliato per primi il traguardo del campionato mondiale e di tante altre gare, ma anche quelle prodotte per l’uso quotidiano, quelle che i collezionisti ricercano e si contendono ancora oggi, telai da ristrutturare e far brillare dopo lunghi e meticolose operazioni di recupero. Legnano è una città che ha un conto aperto con le due ruote e anche l’attività frenetica della Us Legnanese che culmina con l’organizzazione della Coppa Bernocchi lo dimostra: per questo motivo la storia di Alfonsina Strada, narrata a Legnano, trova a Legnano una sua collocazione ideale. P.G.