Morti sospette in corsia: processo bis per Laura Taroni. Sì alla perizia psichiatrica

La Cassazione aveva annullato la condanna in appello a 30 anni perché nelle motivazioni erano “saltate” 13 pagine

Laura Taroni

Laura Taroni

Milano, 13 novembre 2020 - Nuova perizia psichiatrica per Laura Taroni, l’ex infermiera del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Saronno protagonista dell’inchiesta “Angeli e demoni” con il suo compagno di un tempo, il medico Leonardo Cazzaniga. I giudici della seconda Corte d’Assise d’appello di Milano hanno accolto la richiesta dell’avvocato Monica Alberti e dell’avvocato Cataldo Intrieri, difensori della donna condannata a trent’anni di reclusione per l’omicidio del marito Massimo Guerra e della madre Maria Rita Clerici. È stato nominato Franco Freilone, psichiatra forense e psicoterapeuta, docente di psicologia clinica all’università di Torino. Il perito dovrà accertare, in relazione a tutti i reati contestati, se la Taroni "fosse affetta da una patologia psichiatrica ossia da un disturbo della personalità tale da incidere sulla capacità di intendere e volere".

Se esiste un nesso di causa fra la patologia eventualmente accertata e i reati. Se riconosciuta non imputabile, la Taroni sia "persona socialmente pericolosa". I lavori peritali, con i consulenti delle parti, inizieranno il 21 novembre, termine fissato per la conclusione sessanta giorni. Il perito riferirà in aula il 25 gennaio 2021. La discussione si avvierà l’8 febbraio con la requisitoria dell’accusa. La prima perizia era stata affidata dal gup di Busto Arsizio, Sara Cipolla, alla criminologa Isabella Merzagora e allo psichiatra e psicopatologo forense Franco Martelli. L’esame era giunto alla conclusione che i disturbi della personalità non erano tali da incidere sulle capacità della donna. Per la Taroni è un nuovo processo di secondo grado dopo che la Cassazione aveva annullato la sentenza d’appello perché nell’assemblaggio della motivazione erano “saltate” 13 delle 122 pagine.