L’abbraccio di Mesenzana a Giada, Alessio e Luana

C’era tutto il paese ai funerali dei due bambini uccisi dal padre il 24 marzo. La comunità si è stretta accanto alla madre sotto choc e distrutta dal dolore

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di Lorenzo Crespi

"Luana non sei sola: in questo momento siamo tutti vittime. I tuoi figli saranno sempre in maniera indelebile nel nostro cuore". Con queste parole il sindaco di Mesenzana Alberto Rossi si è rivolto alla madre di Giada e Alessio, i due bambini uccisi dal padre Andrea Rossin lo scorso 24 marzo, di cui ieri mattina si sono tenuti i funerali nella chiesa parrocchiale del piccolo paese. Il primo cittadino ha parlato all’inizio della cerimonia, testimoniando il lutto di una comunità intera. "La fascia che porto oggi non mi identifica come sindaco, ma sta a manifestare il dolore di tutta Mesenzana". Da parte dell’amministrazione comunale c’è già una proposta per ricordare Giada e Alessio, ovvero quella di intitolare loro lo spazio pubblico antistante la scuola Zuretti. Ma a giudicare dalla grande risposta che tutto il paese ha dato con una partecipazione ampia e rispettosa c’è da essere certi che il nome dei due bambini non verrà dimenticato. Lo ha sottolineato anche il parroco, don Michele Ravizza, nella sua omelia. "L’attesa di rivedere Giada e Alessio ci dà una speranza - ha detto - quando li riabbracceremo li rivedremo ancora più belli. Il futuro come la primavera tornerà a fiorire". Ad omaggiare Giada e Alessio anche un messaggio dei parenti, con il più piccolo, Alessio, di 7 anni, ricordato in sella alla sua bicicletta, mentre pedalava più in fretta che poteva, mentre la sorella più grande, di 13 anni, era ormai quasi una donna.

"Giada era una principessa, un’adolescente piena di splendore". Un’insegnante ha ricordato le loro passioni, dal rugby per Alessio all’equitazione per Giada. E ad attendere i feretri all’esterno del cimitero c’erano proprio i cavalli tanto amati dalla ragazzina, che frequentava una scuola di equitazione in paese.

"Li ricordo sorridenti insieme ai loro compagni e con le loro passioni - ha detto la docente - voglio abbracciare la mamma a nome dell’intera comunità scolastica". Per salutare Giada e Alessio Mesenzana si è fermata, con una giornata di lutto cittadino che ha visto le bandiere a mezz’asta davanti al Municipio e le saracinesche dei negozi abbassati. La piccola chiesa si è presto riempita, così come il sagrato che ha faticato a contenere le tantissime persone intervenute, con gazebo e sedie allestiti all’esterno insieme ad un altoparlante per permettere a tutti di seguire la funzione. All’uscita delle due bare bianche da chiesa è scattato spontaneo un forte applauso, con i palloncini che sono volati in cielo. Quindi il corteo funebre verso il vicino cimitero, dove si è svolto un altro momento toccante, con alcune canzoni intonate in ricordo dei due fratelli. Qui hanno riecheggiato le parole pronunciate dal sindaco in chiesa. "Giada e Alessio, fate buon viaggio verso il cielo".