
MESENZANA (Varese)
Una bella giornata di primavera ieri, a Mesenzana. Una giornata di sole che non può scacciare il buio del dolore profondo che vive l’intera comunità. Alessio e Giada, dopo i compiti, si sarebbero trovati con i compagni di scuola, gli amici dell’oratorio che entrambi frequentavano, un giro in bici, qualche calcio al pallone. Quei momenti sereni non possono più tornare ed è difficile per i compagni dei due ragazzini accettare la loro assenza, vittime della mano omicida del loro papà, a cui di recente avevano dedicato alcuni disegni, nei quali manifestavano il loro affetto. Pochi giorni prima della tragedia, improvvisa come ripetono tutti in paese, come dice il sindaco Alberto Rossi: "Una tragedia inconcepibile, dobbiamo ora cercare insieme di superare questo drammatico momento, garantendo la nostra vicinanza a Luana, ai suoi familiari. Abbiamo già avviato l’altra sera un intervento di supporto psicologico, rivolto ai genitori dei compagni di classe di Alessio e Giada e ai conoscenti". Gli incontri, in collaborazione con la Cri, continueranno.
Ieri mattina il compito più difficile, degli insegnanti a scuola, nell’affrontare la tragedia con i compagni di Alessio, in seconda elementare, e Giada, in terza media; in classe la presenza preziosa delle psicologhe per l’aiuto indispensabile nell’elaborazione di un dolore ingiusto alla loro età. "Abbiamo perso due nostri alunni – diceva ieri la dirigente Katia Fiocchetta – è un colpo al cuore per la nostra scuola".
Alessio e Giada frequentavano l’oratorio, il parroco don Michele Ravizza li conosceva bene, ora chiede silenzio e preghiera.
Rosella Formenti