Bisuschio, il giallo del volo fatale in montagna di Karim: l’ipotesi della scorciatoia

Secondo fonti svizzere un gruppetto percorreva un tracciato alternativo. La famiglia: "Vogliamo la verità". La Virtus ferma le attività della società

La Capanna Scaletta all'ingresso occidentale della piana della Greina sopra Campo Blenio

La Capanna Scaletta all'ingresso occidentale della piana della Greina sopra Campo Blenio

Bisuschio (Varese) - Era contento Karim Larbi Damir,  come si può esserlo a 14 anni quando per la prima volta stai lontano da casa, dalla famiglia, per alcuni giorni, la durata del raduno sportivo della società Virtus di Bisuschio, a cui era iscritto come giovanissimo calciatore. Un ritiro in montagna, dal venerdì alla domenica, nella Val di Blenio, un luogo che gli accompagnatori della comitiva di ragazzi, una ventina, conoscevano molto bene: il raduno precampionato da anni è un appuntamento di fine estate per la Virtus Karim era felice.

E poi al ritorno chissà quante cose da raccontare ai genitori, ai fratelli, come la salita al rifugio, la Capanna Scaletta, così in alto, oltre i 2000 metri. Ma a Karim il destino domenica ha teso una trappola mortale proprio lungo il sentiero che stava percorrendo nella discesa, vittima di una caduta, un volo di 100 metri che non gli ha lasciato scampo. «Perché è caduto?», la domanda che non dà tregua, la domanda a cui solo le indagini affidate alla Polizia cantonale e l’inchiesta aperta dalla magistratura svizzera potranno dare risposta.

Secondo fonti svizzere sembra che un gruppo di ragazzi della comitiva, quello del quattordicenne, non stesse percorrendo il sentiero ufficiale, non particolarmente difficoltoso, ma un tracciato diverso, aspetto che dovrà essere accertato dagli inquirenti. "Vogliamo sapere che cosa è accaduto" ripetono i familiari di Karim, Il paese è sgomento, è un dramma che ha colpito al cuore la comunità e la società Virtus, guidata da giovani, poco più che maggiorenni, impegnati nel tempo libero nella promozione delle attività sportive tra i giovanissimi.

Chiusi nel silenzio, sotto choc. Un’attività apprezzata quella della Virtus dalle famiglie per i valori che vengono trasmessi. I giovani accompagnatori sono stati ascoltati dagli inquirenti svizzeri come altri testimoni, gli investigatori hanno effettuato altri sopralluoghi e raccolto elementi per chiarire la dinamica dell’incidente, che non ha lasciato scampo a Karim mentre restano ancora gravi le condizioni degli altri due ragazzi coinvolti, il quattordicenne di Induno Olona e il tredicenne di Mendrisio.

La Virtus ha diffuso un comunicato nel quale ha espresso la solidarietà alle famiglie dei ragazzi coinvolti e annunciato la sospensione delle attività, "in questo triste momento – ha scritto – in segno di rispetto riteniamo corretto prendere del tempo di riflessione per capire come continuare". La tragedia è di tutto il gruppo sportivo, "sono tutti giovani ad animare la società Virtus – dice l’avvocato Maurizio Montalbetti, che assiste la società– è un progetto a cui dedicano con passione il tempo libero dai loro impegni". I giovani accompagnatori, continua il legale "sono sotto choc per quanto accaduto, il trauma è profondo. A Bisuschio nei prossimi giorni i funerali di Karim.