"Italia e Svizzera regolino il lavoro da remoto dei frontalieri"

Interrogazione del deputato luinese di FdI Pellicini al ministro Giorgetti

Un’interrogazione al ministro dell’economia e delle finanze, il varesino Giancarlo Giorgetti, per chiedere che Italia e Svizzera regolino con urgenza la materia del lavoro da remoto dei lavoratori frontalieri in modo durevole. A presentarla è stato il deputato luinese di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini, in vista dell’imminente scadenza dell’accordo amichevole tra i due paesi siglato nel giugno del 2020, in pieno lockdown. L’obiettivo alla base dell’intesa era quello di regolarizzare tutti quei lavoratori frontalieri che, a causa delle misure di contrasto alla pandemia, avrebbero svolto lavoro a distanza dal proprio domicilio. Il 22 luglio dello scorso anno la misura è stata prorogata, mentre il 22 dicembre 2022 è stato deciso che l’accordo sarà valido solo fino al 31 gennaio 2023, con la conseguenza che dall’1 febbraio cesserà ogni effetto. "La recente comunicazione di disdetta dell’accordo amichevole è fonte di grande preoccupazione per imprese e lavoratori, nonché per i Comuni di frontiera", sottolinea nel testo dell’interrogazione l’onorevole Pellicini, che ricorda anche come la sua richiesta riprenda le istanze sul tema già avanzate dalle realtà del territorio. A partire dalla Comunità di lavoro transfrontaliera Regio Insubrica, oltre che dall’Associazione dei Comuni Italiani di Frontiera, presieduta da Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa.

Lorenzo Crespi