
L’ex consigliere comunale varesino di Forza Italia Piero Galparoli è finito nel mirino dei no vax. Sono comparse infatti ieri mattina in via Sacco, proprio davanti a Palazzo Estense, sede del municipio di Varese, alcune scritte indirizzate nei suoi confronti. "Galparoli nazista criminale" le parole tracciate sull’asfalto con una vernice spray rossa. Gli autori si sono firmati con la sigla "ViVi" e il simbolo di una doppia V. La scritta e i simboli sono stati riportati anche in un foglio, mentre un volantino recava la scritta "Forza di lotta non violenta per libertà e diritti", accompagnata dal link ad un gruppo Telegram e dal messaggio "I vaccini uccidono". Il raid è avvenuto presumibimente nella notte tra martedì e mercoledì, in seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate dall’esponente azzurro, molto conosciuto in città e responsabile provinciale degli enti locali per Forza Italia.
Galparoli si era espresso nei giorni scorsi a favore dell’istituzione sul territorio di Varese e provincia di lockdown per i non vaccinati, sulla scorta delle misure adottate in Austria. In seguito alla scoperta delle scritte all’ex consigliere è giunta la solidarietà da parte del sindaco di Varese Davide Galimberti. "Esprimo la mia solidarietà a Piero Galparoli per le gravi scritte comparse a Varese – ha commentato il primo cittadino – un attacco ignobile scatenato probabilmente dalla giusta presa di posizione di Galparoli sull’importanza dei vaccini. Non tolleriamo in nessun modo questi vili attacchi e abbiamo già dato indicazioni di rimuovere tutte le scritte".
E oltre a quanto apparso in via Sacco ieri mattina Varese si è svegliata con altre scritte a tema no vax, che sono state realizzate invece in via Sanvito, sui muri dell’ex fabbrica Aermacchi. "Credere, obbedire, vaccinarsi"; "Basta dittatura" e "La stampa mente" i messaggi in vernice blu scritti da parte di ignoti: in questo caso non sono stati accompagnati da firme.
Lorenzo Crespi