Varese, passa un anno e mezzo in carcere ma è innocente: ora vuole un risarcimento

Hamza Elayar era finito dietro le sbarre con l’accusa di doppia violenza sessuale. Secondo chi lo difende gli elementi che lo scagionavano sarebbero emersi sin da subito ma, ciononostante, ha trascorso gli ultimi 18 mesi in galera

Un carcere

Un carcere

Accusato di un doppio stupro, detenuto per un anno e mezzo e poi assolto, ora chiede di essere risarcito per ingiusta detenzione. È la richiesta avanzata da Hamza Elayar, arrestato a fine dicembre 2021 con l'accusa di una doppia violenza sessuale, e poi assolto insieme all'altro imputato Anthony Fusi Mantegazza il 7 marzo di quest'anno con formula piena, con la Procura che ha rinunciato a presentare ricorso in appello.

A pesare sulla decisione del collegio del Tribunale di Varese furono alcuni punti in particolare. Le due ragazze vittime di violenza sessuale non hanno compiutamente riconosciuto i due imputati in aula come gli aggressori, la geolocalizzazione di Fusi Mantegazza in un locale distante dai luoghi degli stupri e un teste che ha scagionato entrambi gli imputati.

Questi elementi sarebbero emersi sin da subito ma, nonostante questo, i due imputati sono rimasti in carcere per quasi un anno e mezzo. Elayar, assistito dagli avvocati Fabio Bascialla e Maurizio Punturieri, ha quindi chiesto di essere risarcito per quella ingiusta detenzione.