Incendio a Montegrino Valtravaglia: il fuoco è stato domato. L’ombra del piromane

Varese, il vento dà una tregua e non si segnalano più focolai ma i droni vigilano la zona devastata per 40 ettari

Cessato il vento che da lunedì pomeriggio sferzava sul Varesotto e che ha favorito l’incendio divampato a Montegrino Valtravaglia, divorando 40 ettari di sottobosco, arido per la siccità, e piante secche, ieri nel primo pomeriggio i vigili del fuoco hanno potuto comunicare che le fiamme erano domate: non erano segnalati fronti attivi.

Da lunedì pomeriggio, quando è scattato l’allarme, è stato incessante il lavoro delle squadre e dei volontari dell’antincendio boschivo, ai quali hanno dato supporto fondamentale i mezzi aerei, Canadair ed elicotteri con i loro lanci dal cielo. La situazione, che sembrava sotto controllo, nel tardo pomeriggio di martedì era tornata a preoccupare quando la zona di nuovo è stata sferzata dal vento, alimentando alcuni focolai che allargavano il fronte verso sud di cinquecento metri. Tra martedì e mercoledì è stata ancora una lunga notte per i vigili del fuoco e per i volontari, supportati dagli specialisti del nucleo Sapr che hanno effettuato un monitoraggio notturno continuo con droni dotati di termocamere per individuare tempestivamente punti caldi e intervenire per bloccarli.

La buona notizia

In mattinata ieri sono tornati in servizio anche tre elicotteri dell’antincendio regionale, mentre hanno continuato a operare manualmente le squadre a terra impegnate a protezione di alcune abitazioni. Nel primo pomeriggio la comunicazione che non erano più segnalati fronti attivi. Sul posto sono stati ancora impegnati quindici vigili del fuoco con cinque automezzi e una quarantina di volontari dell’antincendio boschivo.

Disagi

Nella frazione di Sorti è stato necessario disalimentare una linea a bassa tensione che serviva tre abitazioni perché il cavo in tensione era finito al suolo. Sono intervenuti anche i tecnici della società elettrica per installare un generatore da utilizzare finché la linea sarà ripristinata.

L’incendio ha causato disagi anche alla viabilità: per consentire le operazioni di spegnimento e il passaggio dei mezzi, anche ieri è rimasta chiusa via Magorabbia, quindi il traffico è stato deviato sulla Statale 394, lungo la quale si sono registrate code.

Il bilancio e i ringraziamenti

"Sono stati giorni molto faticosi, complessi, siamo tutti stanchi – diceva ieri l’assessore alle Politiche ambientali Sergio De Vittori, che ha seguito tutte le operazioni, impegnato direttamente in alcuni servizi logistici –. Grazie a tutti gli operatori in campo, infaticabili, le fiamme sono spente, fortunatamente non hanno raggiunto nessuna abitazione. Ora dobbiamo sperare nell’aiuto di un po’ di pioggia, che le previsioni annunciano per domani".

Le indagini

Prosegue l’attività da parte dei carabinieri forestali che stanno raccogliendo tutti gli elementi utili a chiarire le cause; l’ipotesi è che sia doloso ma sembra da escludere un legame con la presenza di spacciatori e clienti dei pusher, poiché l’area interessata dall’incendio, secondo l’assessore De Vittori, non è tra quelle in cui sono segnalati bivacchi e presenze sospette come in altre parti del Luinese.