Un paio di sere fa
un detenuto ha dato fuoco al materasso
della sua cella. Dall’inizio dell’anno altri due si sono tolti la vita. E non si contano le aggressioni
e gli insulti contro
gli agenti. Nel carcere
di Monza – una media di 600 detenuti, circa 200 oltre la capienza fissata dal ministero della Giustizia, la metà stranieri – "la tensione è sempre alta". I sindacati della Polizia penitenziaria chiedono allo Stato
di usare "il pugno duro contro i violenti". E il riferimento va all’ultima brutale rissa scoppiata dietro le sbarre di via Sanquirico: l’anno scorso ad agosto due gruppi rivali si sono scontrati
a colpi di bastoni, sgabelli, lamette
e stoviglie durante
la distribuzione del vitto. Come nel 2015.
M.Galv.