LORENZO CRESPI
Cronaca

In cima al Monte Orsa Gallerie della Linea Cadorna: spunta un secondo cannone

Si aggiunge a quello collocato qualche anno fa. Si arricchisce così il museo a cielo aperto costituito dalle fortificazioni realizzate per la Prima Guerra Mondiale nei boschi di Valceresio .

di Lorenzo Crespi

È una zona già conosciuta e apprezzata dalla gente del posto e dagli appassionati di trekking che arrivano anche da fuori provincia. Ora ci sarà un motivo in più per salire in cima al Monte Orsa. All’interno di una delle gallerie della Linea Cadorna è stato infatti posizionato un secondo cannone, che va ad aggiungersi a quello già collocato qualche anno fa. Si arricchisce così il museo a cielo aperto costituito dalle fortificazioni realizzate per la Prima Guerra Mondiale nei boschi della Valceresio. Postazioni difensive che fanno parte della più ampia linea nota con il nome del generale Cadorna ma più propriamente detta Frontiera Nord, costruita con lo scopo di proteggere l’Italia da un possibile attacco proveniente da oltralpe. La guerra in realtà qui non arrivò mai, e questo ha permesso ai manufatti dell’epoca di giungere fino ad oggi ben conservati. A promuovere la posa del cannone sono stati il Gruppo Alpini di Viggiù-Clivio e l’associazione locale Ivantus. All’inaugurazione, che si è svolta domenica 23 aprile, hanno partecipato gli amministratori dei due comuni e altre autorità. "Un pezzo di storia non solo locale - sottolinea l’assessore ai lavori pubblici di Viggiù Carmelo Chiofalo - mezzo di Guerra ma, oggi, simbolo di Pace". Ha portato il suo saluto Francesca Brianza, consigliere regionale nella scorsa legislatura: il progetto è stato realizzato anche grazie al contributo di Regione Lombardia. "Un meraviglioso museo a cielo aperto, tra storia, natura e panorami che tolgono il fiato", ha detto. Percorrendo i sentieri sul Monte Orsa c’è infatti anche la possibilità di ammirare scorci verso il Lago di Lugano e le valli. Tra i presenti anche il consigliere provinciale Alberto Barcaro. "La Protezione Civile di Saltrio e Clivio ha messo il cuore nella ristrutturazione del Rifugio Monte Pravello, consiglio a tutti una gita fuori porta per cogliere lo spirito di comunità che si respira in queste zone".