Ïl terziario cresce Trecento aziende nate in un anno "Livelli pre-Covid"

Il solo settore turistico ha generato 3mila posti di lavoro

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di Lorenzo Crespi

L’economia del Varesotto è in ripresa e soprattutto nel terziario arriva a sfiorare i livelli registrati nel 2018, cioè pre-pandemia. Le imprese del settore crescono di quasi 300 unità, 291 per la precisione, pari al +0,8%. Sono i dati positivi che emergono dal General report realizzato dall’Osservatorio sul Terziario degli Enti Bilaterali di Varese. Un’indagine aggiornata al 30 giugno 2022, che fa riferimento ai dati del primo semestre dello scorso anno. Se nel complesso si registra quindi una situazione di crescita guardando i numeri più nel dettaglio si evidenziano però notevoli differenze tra i singoli comparti. La performance migliore è quella del settore dei servizi, che nell’ultimo quadriennio si è dimostrato determinante per la crescita di tutto il terziario varesino, apportando al sistema economico un totale di +1.126 unità locali, con una crescita del 4,4% dal 2018 al 2021. Nel primo semestre del 2022 c’è un incremento di 351 aziende, concentrato prevalentemente nei servizi alle imprese. Buon risultato, anche se con una crescita più contenuta, è anche quello del settore turismo, con un saldo positivo di 45 attività nel campo della ristorazione, in continua ripresa dopo l’annus horribilis 2020.

Sul fronte occupazione tra avviamenti e cessazioni ci sono oltre 3000 occupati in più in attività turistiche, anche se spesso si tratta di rapporti di lavoro non duraturi o precari. A soffrire di più è invece il settore del commercio, che vede un segno meno. Tra gennaio e giugno 2022 in provincia di Varese si è abbassata definitivamente la saracinesca di 99 negozi, con la perdita di 202 posti di lavoro. La tendenza di crescita del 2021 non si è quindi confermata, e ne risentono in particolare il comparto sport e cura alla persona e quello alimentare (con un calo in questo caso di 159 posti di lavoro). A commentare i numeri è il docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Alessandro Minello. "È una crescita lenta nella velocità ed è asimmetrica, con risultati diversi tra i settori e le varie aree geografiche: situazioni differenti che vanno affrontate con strumenti differenti".