
di Lorenzo Crespi
Varese ricorda il primo dirigente della polizia di Stato Fabio Mondora, scomparso prematuramente lo scorso gennaio all’età di 56 anni. All’ex vicequestore è stato dedicato ieri pomeriggio il largo antistante Villa Recalcati, a metà strada tra la questura e la sede di prefettura e Provincia. Presente per l’occasione anche il capo della polizia Lamberto Giannini.
All’incontro hanno partecipato i dirigenti, il personale e le organizzazioni sindacali della polizia di Stato e dell’amministrazione civile del ministero dell’Interno, nonché una rappresentanza dell’Anps.
Fabio Mondora è stato ricordato dal questore Michele Morelli con un intervento che ne ha evidenziato le doti umane e professionali manifestate lungo tutta la sua carriera costellata di incarichi prestigiosi. Il prefetto Salvatore Rosario Pasquariello nel suo intervento ha ricordato Mondora, con il quale ha collaborato nel corso della sua carriera, per tanti anni in servizio alla Digos di Varese e poi voluto alla Digos di Torino per contribuire a gestire l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione delle manifestazioni per la Tav. Ha poi evidenziato l’importanza delle intitolazioni dedicate ai caduti della polizia e alle persone che hanno onorato l’amministrazione, perché "significa consacrare un pezzetto di territorio alla memoria e significa offrire un momento di riflessione a tutti ma soprattutto ai più giovani, il bene più prezioso che ha il nostro paese, che devono essere assistiti, accompagnati e tutelati nel loro percorso di crescita, offrendogli spunti di ricordo e di riflessione".
La cerimonia di intitolazione è stata preceduta dalla consegna alla polizia di Stato, da parte del sindaco Davide Galimberti, della Martinella del Broletto, simbolo della città, quale ringraziamento per l’opera svolta a tutela della sicurezza pubblica e della cittadinanza durante l’emergenza pandemica. Al termine della cerimonia il capo della polizia si è recato in questura per il taglio del tradizionale nastro inaugurale della mostra “L’arte svelata nel palazzo della Questura di Varese“, organizzata dalla questura, dal Comune e dall’associazione Varesevive, con il patrocinio della Provincia e il sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione comunitaria del Varesotto e di De Molli Giancarlo Industrie spa.
La mostra nasce con l’idea di far conoscere e valorizzare il rilevante patrimonio artistico ed architettonico del palazzo edificato come Casa del littorio su progetto di Mario Loreti, impreziosito dall’opera figurativa del pittore Giuseppe Montanari.