Il Masterplan di Malpensa torna sul tavolo in Regione

Lunedì 4 aprile il confronto prosegue: obiettivo dei sindaci ottene un piano di sviluppo sostenibile per la brughiera, a partire da Cargo City

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di Rosellla Formenti

Il futuro di Malpensa è disegnato nel Masterplan 2035, il piano di sviluppo che tornerà sul tavolo del confronto lunedì 4 aprile a Milano, in Regione Lombardia, presenti i sindaci del 9 comuni del Cuv (consorzio urbanistico volontario), Sea, il Parco del Ticino. Dal documento nei mesi scorsi hanno già preso le distanze i sindaci esprimendo con le loro osservazioni le criticità rilevate, in particolare l’ampliamento di cargo city in territorio di Lonate Pozzolo, con un vasto consumo di suolo nella brughiera sollecitando nello stesso tempo la necessità di realizzare le opere viabilistiche già previste nel vecchio Piano d’area ma rimaste nel cassetto. Nell’incontro di alcune settimane fa è stata stimata una somma pari a 235milioni di euro per le strade, di questi, 200milioni sarebbero da destinare agli interventi maggiori, quindi la tangenziale di Somma Lombardo (60 milioni) e la Ss341 che collega Gallarate e Vanzaghello (140milioni). La parte che rimarrebbe della cifra, 35 milioni, sarebbe da suddividere per interventi minori tra cui il completamento della Sp28 per il tratto da Samarate alla zona industriale di Ferno, il tratto che collega la rotonda di via Roma ad Arsago Seprio con il Sempione, il tratto di Cardano al Campo lungo via Giovanni XXIII e via Giusti a Somma Lombardo. Nel prossimo confronto i sindaci solleciteranno gli interventi meno costosi, ma necessari, come quelli attesi da anni per via Giusti, mentre per le opere per le quali sono previste somme più ingenti, si chiederà alla Regione di indicarli come priorità in modo da poter intercettare fondi dal Ministero del Trasporti.

Tema centrale è però l’ampliamento di cargo city, al momento non si ritiene sufficiente la riduzione dell’area interessata dall’allargamento, Sea ha annunciato infatti che la superficie utilizzata non sarà più di 60 ettari ma di 45 ettari. I sindaci attendono altri passi da parte del gestore e cioè ulteriore riduzione della superficie, e ampliamento per fasi, come proposto di recente anche dall’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, tenendo conto che non si può avere certezza sull’andamento in futuro del movimento delle merci che lo scorso anno hanno comunque visto un risultato da record per Malpensa, con oltre 700 mila tonnellate. Quindi per il Cuv, che si attende proposte significative sul fronte delle mitigazioni e compensazioni ambientali, come evitare di costruire tutti i capannoni previsti, il rischio è di avere poi in futuro strutture vuote. Meglio procedere con cautela. Lunedì 4 aprile il confronto andrà avanti, obiettivo dei sindaci arrivare a un piano di sviluppo sostenibile per il territorio. L’altra sera il Masterplan 2035 è stato argomento di un incontro pubblico a Lonate Pozzolo, con i comitati che hanno ribadito la loro contrarietà al piano presentato da Sea.