Il generale Mori testimone con gli studenti

Il generale Mario Mori e il colonnello Giuseppe De Donno si sono esibiti in un doppio appuntamento a Varese, ricordando Falcone e Borsellino e il 1992 cruciale nella lotta alla mafia. Gli studenti hanno posto domande e Mori ha condiviso ricordi toccanti.

Doppio appuntamento varesino per il generale dell’Arma Mario Mori, già fondatore del Ros e direttore del Sisde. Negli anni della cattura di Salvatore Riina, al suo fianco lavorava il colonnello Giuseppe De Donno (nella foto), ospite con lui al Teatro Nuovo per un incontro con gli studenti. Sul palco in qualità di intervistatore il docente di storia contemporanea dell’Insubria Antonio Maria Orecchia. I ragazzi hanno chiesto un ricordo di Falcone e Borsellino e di quel 1992 diventato uno spartiacque nella lotta alla mafia. "Borsellino negli ultimi giorni aveva tanta voglia di fare, diceva che bisognava sbrigarsi perché sapeva di non avere più tempo e in effetti era così", ha detto Mori. "Dal punto di vista psicologico la loro morte fu un colpo fortissimo - ha aggiunto De Donno - ma ritenemmo importante restare a lavorare". Nel pomeriggio un incontro a Villa Recalcati. L.C.