Il comitato contro l’inceneritore "Da Neutalia solo fumo negli occhi"

Respinto il piano d’"economia circolare" presentato dalla società che ha rilevato l’impianto ex Accam

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di Rosella Formenti

Basta "fumo negli occhi", soprattutto se il fumo è quello dell’ex Accam, ora in gestione alla nuova società Neutalia che nei giorni scorsi ha illustrato il suo piano di investimenti per il sito di smaltimento di Borsano: 12 milioni, di cui 5 milioni per opere già effettuate, obiettivo ridurre le emissioni, l’impatto ambientale e migliorare l’impianto. Il Comitato No Inceneritore di Busto Arsizio replica alla società con la quale ha avuto un incontro nella persona di Emilio Conti, responsabile d’impatto di Neutalia. "Abbiamo apprezzato questa disponibilità – dichiarano Emanuele Fiore e Stefano Marchionna, esponenti del Comitato –: noi siamo pronti a partecipare ai tavoli che saranno convocati ma le distanze restano incolmabili, per noi non esiste "economia circolare" con l’incenerimento che invece Neutalia vuole continuare, è chiaro dalla strategia della società: per un bel po’ di tempo, il principale ed esclusivo business sarà bruciare rifiuti, anche di altri Comuni".

Due sono le priorità per il Comitato, a maggior ragione dopo quanto comunicato da Neutalia a proposito degli investimenti e dei progetti futuri, fanno rilevare i due esponenti " promuovere uno studio epidemiologico e spegnere subito l’inceneritore". Proseguono "Noi continuiamo a chiedere che Neutalia si faccia promotrice di uno studio epidemiologico, primo perché la salute non si baratta con altri benefits e poi perché, se davvero intende crearsi credibilità e "tiene" al territorio che la ospita, ha le possibilità di coinvolgere gli amministratori delegati delle due municipalizzare che la controllano (Amga per Legnano e Agesp per Busto Arsizio) quindi può arrivare direttamente ai sindaci di Legnano e Busto Arsizio,primi responsabili della salute dei cittadini, per richiedere ad Ats, Arpa, Regione Lombardia eo Ministero dell’ambiente, l’avvio di un’indagine epidemiologica. Questa richiesta è assolutamente prioritaria alla luce delle recenti notizie su questa zona: Busto Arsizio risulta l’undicesima città più inquinata d’Italia (diciannovesima in Europa)".

Altra richiesta sulla quale non arretra, quella di fermare l’impianto. "Questo inceneritore obsoleto,malconcio, rattoppato va spento subito. Noi ribadiamo che siamo disponibili a dialogare e a presenziare ai vari tavoli con gli altri comitati e rappresentanti del territorio ma per ribadire che l’inceneritore va spento subito per il bene nostro e dei nostri figli".