Quattro euro in più al giorno per ogni ospite. E’ l’aumento della retta della casa di riposo intercomunale Focris che ieri sera il presidente Tommaso Mascarello ha spiegato al consiglio comunale aperto tenuto in versione streaming. Fulcro della serata proprio la relazione del numero uno del cda Mascarello che ha fatto il punto della situazione con dati sui costi e sui ricavi della struttura che ha 108 posti letto e che è stata messa a dura prova dalla pandemia. Si è parlato dei ricavi che arriveranno di poco sotto ai 4,5 milioni di euro con l’aumento della retta a 76 euro e che in caso contrario nel 2022 si sarebbero fermati a 4,3 milioni di euro con una quota giornaliera di 72 euro a ospite. Somme necessarie a fronte di costi fissi e difficilmente comprimibile che supereranno nel 2022 i 4,6 milioni. L’aumento contiene la perdita di Focris per il 2022 nel range dei 200mila euro perché in caso contrario, con la vecchia retta, si potrebbe arrivare a sfiorare i 350 mila euro. E’ stato rimarcato come la retta sia in linea con quelle del territorio (ha parlato di un allineamento con quella della Gianetti) sottolineando come i temi della Focris (calo ricavi, esponenziale aumento costi) siano comuni a tutto il mondo delle Rsa in pandemia. Da segnalare l’intervento di Gianpietro Guaglianone (FdI) che ha stigmatizzato la scelta di non rendere pubblico "da parte dell’amministrazione che si professa trasparente" l’aumento e di affrontare la situazione Focris solo grazie al consiglio aperto chiesto dalle minoranze. Tra gli interventi quello di Sergio Giannoni, ex candidato sindaco, che ha condannato l’aumento e la mancanza di un sostegno dell’Amministrazione alla Focris e agli anziani "che da anni hanno le pensioni cristallizzate". E Mascarello che ha ricordato come i Servizi sociali intervengano con un sostegno ai degenti che non riescono a pagare la retta. S.G.